venerdì 6 marzo 2015

Zona Porta Romana - La scomparsa porta medievale

Corso di Porta Romana oggi

Corso di Porta Romana nel 1400

Lungo Corso di Porta Romana si trovava, prima della cerchia dei navigli, l'arco medievale di Porta Romana. Nello stesso luogo in pochi avranno notato una strana pavimentazione a terra, dove il pavé viene interrotto da una sorta di misterioso disegno a terra con un riquadro in sampietrini. Si tratta di un intervento realizzato forse negli anni 20/30 per segnare l'esatta posizione dell'antica porta medievale.

Corso di Porta Romana dove sorgeva l'arco

Stesso luogo con l'arco





Le porte verso l'Italia e Roma a Milano sono state diverse. In principio venne realizzata una porta nelle Mura Repubblicane denominata "ad Placentiam" e si trovava nei pressi di San Giovanni in Conca, all'altezza della odierna via Unione in piazza Missori. Dopo la realizzazione delle mura Massimiane (III Secolo) venne spostata all'altezza dell'attuale via Paolo da Cannobio e della fu via Maddalena. Sulla porta vie era una lapide che indicava:

Dic homo qui transis dum portae limina tangis
Roma secunda vale Regni decus imperiale
Urbs veneranda nimis plenissima rebus opimis
Te metuunt gentes et tibi flectunt colla potentes
In bello Thebas in sensu vincis Athenas.
 

Di’, o viandante che t’appresti a varcare la porta:
"Salve, seconda Roma, decoro imperiale del Regno;
città molto veneranda e di dovizie onusta.
Te le genti temono; a Te s’inchinano i potenti.
Tu vinci Tebe per armi ed Atene in saggezza".
 
La zona di Porta Romana oggi

La zona di Porta Romana dove vi era la via porticata romana

La zona di Porta Romana con le fortezze viscontee nel 1300

Dalla porta, dopo un ponte levatoio e passando a fianco di un castelletto difensivo in legno, si dipanava una via lastricata di 600 metri e larga 9 metri con ai lati due porticati pieni di botteghe e laboratori. Al termine di questa via importante c'era un arco onorario a 3 fornici.
I porticati vennero inspiegabilmente demoliti già 60-70 anni dopo la loro costruzione, mentre l'arco sopravvisse per quasi un millennio.

Topografia Milano sotto l'assedio del Barbarossa 1158

Poi arrivò il famoso Barbarossa che distrusse la città quasi completamente, così nell'aprile 1171 sotto la direzione dei capimastri Borro e Marcellino si iniziò la ricostruzione delle nuove mura difensive, tra cui la terza Porta Romana, questa volta posta più avanti come tutte le mura di difesa. Sulla porta vennero scolpite dei bassorilievi da Gerardo di Mastegnianega che raffigurava i milanesi di ritorno nella loro città dopo i terribili anni dell'esilio.

Con Azzone Visconti nel 1300 venne murato il fornice di sinistra e costruita una torre sopra il fornice di destra.
1340 1795 Corso di Porta Romana La Rocchetta

Bernabò Visconti costruì in seguito un enorme castello a difesa dell'intera città che partendo dalla Porta arrivava quasi fino a Santo Stefano, un'area immensa oggi occupata dalla Ca' Granda Università Statale.
Luchino Visconti aggiunse un altro piccolo castello, la così detta Rocchetta, sul lato sinistro della porta nel 1340 e venne aggiunta una seconda torre mai completata.
Entrambe avevano il lato interno verso la città aperto, in modo che se fossero state occupate dagli invasori questi non si sarebbero potuti asserragliare al loro interno.
In epoca medioevale la porta veniva chiamata o Porta Potestatis, vista la vicinanza con la residenza del Podestà, o Porta Roma.
Nel tardo medioevo parte dei castelli arroccati intorno alla Porta divennero delle carceri, tra le maggiori della città, con centinaia di reclusi.


Di seguito le foto dei resti ricostruiti al Castello Sforzesco della porta Medievale










Bassorilievo di Federico Barbarossa a Porta Romana





Nel 1456 si iniziò la costruzione dell'Ospedale della Ca' Granda per volontà di Francesco Sforza Duca di Milano, che donò i terreni dove sorgeva il castello e le carceri di Porta Romana per la costruzione del grande complesso ospedaliero progettato dal Filerete.

La Milano del 1300

Con l'espansione della città sul finire del 1500 sotto il governo degli spagnoli, si iniziò l'edificazione dei Bastioni, così si dovette costruire una nuova Porta Romana, posta nuovamente più esterna, il progetto fu affidato a Martino Bassi nel 1598.

La nuova porta trionfale modificò anche l'importanza del borgo di Porta Romana, fino al 1500 ricca di ospedali e ricoveri. Così iniziarono dal tardo '500 ad essere edificati grandi palazzi nobiliari.
I cortei imperiali o di regnanti in visita alla città entravano tutti per la Porta Romana e negli splendidi palazzi nobiliari trovavano ospitalità.

Marc'Antonio Dal Re stampa del 1745

Nel 1598 il governatore spagnolo di Milano, Don Juan Fernandez de Velasco, fece aprire una nuova strada che mettesse in comunicazione Corso di Porta Romana con la via Larga e da lì verso Palazzo Reale e il Duomo. La nuova strada serviva anche per permettere il passaggio dei carri del Carnevale Milanese che era uno dei principali di tutta Europa (la via e la Torre Velasca ne ricordano il luogo)

Nel 1792 la Porta Romana medioevale costruta nel 1171, era di intralcio alla circolazione di carri, cavalli e carrozze. Così se ne decise l'abbattimento assieme alla Rocchetta. Le pietre della Porta e delle carceri e delle torri furono riutilizzate per la realizzazione della facciata del Duomo allora in corso. I molti bassorilievi presenti sulla facciata della porta, raffiguranti la vittoria sul Barbarossa, la cacciata degli Ariani e altri eventi medioevali, furono salvati e si trovano oggi nei musei del Castello Sforzesco.


Fonte Wikipedia e Libreria Milanese:Porta Romana



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