giovedì 10 settembre 2015

Zona Tortona - Il MUDEC apre la sua Collezione Permanente



Dopo sei mesi di attività straordinaria e temporanea durante il semestre di ExpoinCittà, il 28 ottobre 2015 il MUDEC Museo delle Culture apre finalmente alla città la sua Collezione Permanente confermando così la propria identità museale e dando il via, al tempo stesso, a un ampio programma di mostre, focus, approfondimenti, programmi di ricerca, laboratori e corsi dedicati a tutte le culture del mondo e ai diversi linguaggi delle loro espressioni. Contestualmente verrà inaugurata la caffetteria completamente rinnovata e verrà aperto negli spazi della Stecca di fronte all’ingresso del Museo il MUDEC JUNIOR, uno spazio interamente dedicato ai bambini concepito come luogo d’incontro e di conoscenza delle diverse culture del mondo.



“Dal 28 ottobre Milano sarà ancora più attraente, grazie all’apertura definitiva della collezione permanente del Museo delle Culture, che nasce come spazio di libertà, di dialogo, di formazione globale. Una testimonianza preziosa e un patrimonio unico della nostra città, proveniente dalle Raccolte etnografiche del Comune, che potrà ora essere conosciuto da tutti. Grazie a questa collezione – afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia – il MUDEC si conferma all’altezza dei più grandi musei internazionali e rafforza uno degli aspetti più veri dell’anima di Milano: l’apertura verso il mondo, la curiosità verso il nuovo”.

La Collezione Permanente è il cuore del Museo delle Culture e vede esposte oltre 200 tra opere d’arte, oggetti d’uso, tessuti, strumenti musicali, testimonianze preziose di culture provenienti da medio ed estremo Oriente, America meridionale e centrale, Africa occidentale e centrale, Sud Est asiatico e Oceania, coprendo un arco cronologico che va dal 1200 a.C. (Perù preispanico) al Novecento. Una selezione ragionata dai circa 8000 pezzi delle Raccolte Etnografiche del Comune di Milano - alcuni in mostra per la prima volta e tutti completamente restaurati - che presenta il risultato di nuovi e approfonditi studi e rivela i molti differenti approcci che hanno condizionato la ricerca, la curiosità e l’approccio dei collezionisti verso i mondi più lontani. (All. 1). È già comunque possibile visitare, con visite su prenotazione, i depositi del MUDEC che conservano buona parte della Collezione non esposta nelle sale museali, in un percorso suddiviso per aree geografiche di provenienza.



Il programma espositivo vede una ricca programmazione declinata sui temi dell’interculturalità e della contaminazione tra genti, culture e arti:




la mostra focus “A Beautiful Confluence”, dedicata ad “Anni and Josef Albers e l’America Latina” e curata da Nicholas Fox Weber della Fondazione Albers in collaborazione con lo staff curatoriale del MUDEC, presenta la produzione artistica di due artisti annoverati tra i principali pionieri del modernismo del XX secolo ed è posta in relazione con gli oggetti precolombiani collezionati con passione nel corso della loro vita. La mostra è collocata in due sale che si trovano naturalmente e simbolicamente alla fine del percorso espositivo della Collezione Permanente, dedicata appunto al collezionismo del ‘900 e alla scoperta dell’arte non europea da parte delle Avanguardie. (All. 2)




la mostra “Gauguin. Racconti dal paradiso”, promossa dal Comune di Milano|Cultura e prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore in collaborazione con Ny Carlsberg Glyptotek, è curata da Line Clausen Pedersen e Flemming Friborg, rispettivamente curatrice del Dipartimento di Arte Francese e Direttore della Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen. Le circa 70 opere esposte, provenienti da 12 musei e collezioni private internazionali, permettono di riconoscere - grazie al confronto con oggetti, manufatti e immagini dei luoghi visitati dall’artista - le fonti figurative dell’arte di Paul Gauguin, che spaziano dall’arte popolare della Bretagna francese a quella dell’antico Egitto, dall’arte peruviana delle culture Inca, passando per la cambogiana e la javanese, fino ad arrivare alla vita e alla cultura polinesiana.

nello Spazio delle Culture, al piano terra del MUDEC, il Forum della Città Mondo inaugura il proprio programma espositivo con una mostra fotografica di Alan Maglio e Medhin Paolos dedicata alla comunità eritrea/etiope che vive a Milano. La mostra, intitolata “Milano Città Mondo.# 1 La comunità eritrea/etiope ” è realizzata con il sostegno del Comune di Milano|Cultura e costituisce la prima tappa di un percorso teso a documentare la storia e le modalità di presenza, integrazione e cittadinanza delle diverse comunità internazionali a Milano. Il focus attuale è sulla comunità eritrea/etiope, da almeno mezzo secolo integrata nel tessuto cittadino in maniera socialmente e culturalmente attiva.




“Barbie. The Icon” è il titolo della mostra prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE: la fortuna globale della bambola che in 56 anni di vita è riuscita ad abbattere ogni frontiera linguistica, culturale, sociale, antropologica è il soggetto del progetto curato da Massimiliano Capella che spiegherà come Barbie si sia fatta interprete delle trasformazioni estetiche e culturali della società lungo oltre mezzo secolo di storia e come - a differenza di altre, o di altri miti della contemporaneità rimasti stritolati dallo scorrere del tempo abbia avuto la fortuna di resistere allo scorrere degli anni e attraversare epoche e terre lontane, rappresentando ben 50 diverse nazionalità. (All.5)

Il programma espositivo del MUDEC prevede già nel prossimo futuro, a partire dal 2016, progetti espositivi dedicati a grandi artisti che hanno fatto del dialogo e del confronto con culture “altre”, lontane nel tempo o nello spazio, la chiave di volta della loro cifra stilistica e della loro produzione artistica: Joan Mirò, Jean-Michel Basquiat, Frida Kahlo. Saranno mostre di grande qualità artistica e scientifica, con curatele prestigiose e altamente specializzate che si avvarranno di competenze sia interne che esterne al Comune di Milano. Entro la fine del 2015 sarà nominato un Comitato scientifico specifico, composto da cinque membri, con compiti di indirizzo sulla futura attività del MUDEC.



Già in fase di lavorazione anche il progetto “Italiani sull’oceano”, promosso dal MUDEC|Forum Città Mondo insieme al Museu de Arte Contemporânea da Universidade de São Paulo e al Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, che grazie a mostre, convegni, rassegne cinematografiche, concerti, pubblicazioni e performance indagherà le relazioni artistiche tra Italia e Brasile durante tutto il Novecento.

“Si tratta dunque di un altro importante esempio degli effetti positivi che possono derivare dalla collaborazione tra pubblico e privato, nella quale il Comune in questi anni ha fortemente creduto. Il MUDEC – aggiunge il Sindaco – rappresenta un ulteriore rafforzamento dell’offerta che Milano mette a disposizione dei cittadini e dei visitatori di tutto il mondo”.



Il 2016 sarà infatti l’“Anno dell’Italia in America Latina”, un’iniziativa integrata di politica estera promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che ha l’obiettivo di valorizzare le relazioni tra i due Paesi, l’identità italiana e i talenti dell’Italia contemporanea nei Paesi dell’America Latina. In questo quadro si colloca la già avviata attività di ricerca su più fronti: “Il Museo sul campo”, che vede il MUDEC partecipare alla missione archeologica e antropologica intitolata al più celebre pioniere italiano della ricerca in America latina, il milanese Antonio Raimondi. Il progetto promuove ricerche scientifiche in Perù da oltre dieci anni (zona delle Ande Centrali, sierra di Ancash) e più recentemente in Argentina (zona di Salta) e ad oggi, tra l’altro, ha permesso di situare meglio i numerosi materiali del museo arrivati senza provenienza nei loro contesti originari geografici e cronologici; il “Progetto NACCA - New approaches in the conservation of contemporary art" che ha lo scopo di formare una nuova generazione di conservatori e ricercatori accademici. Il focus delle ricerche riguarda i problemi di conservazione comuni alle opere d'arte contemporanea e ai materiali etnografici e antropologici; il “Progetto Digital preservation e Archivio delle Culture”, che vede il MUDEC attivo sia nella raccolta di testimonianze sulle culture “altre” - anche sotto forma di immagini, mappe, disegni, registrazioni e video – che nella catalogazione digitale: una (già conclusa) riguarda tutte le opere del patrimonio, mentre l'altra, in corso, riguarda l'archiviazione in digitale dei supporti diversi quali le foto, i video, le registrazioni ma anche gli “appunti di campo” dei ricercatori affiliati al museo che costituiscono un patrimonio fondamentale di corredo agli oggetti.
“Siamo orgogliosi di aprire definitivamente uno spazio museale che non ha uguali in Italia, un polo multidisciplinare dedicato alle diverse culture del mondo che insegue quella che è la missione propria delle istituzioni culturali in tutto il mondo: ‘favorire la mutua comprensione tra civiltà, riconoscerne le origini comuni ed evidenziarne l’arricchimento reciproco’, come afferma Jean-Luc Martinez direttore del Louvre nell’introduzione al Rapporto annuale di Federculture 2015 – dichiara l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Uno spazio innovativo che produce senso e significato per la città non solo perché si pone come centro di ricerca importante e qualificato per lo studio delle culture ‘altre’, ma anche per la sua formula gestionale: una partnership tra pubblico e privato che è in grado di unire le proprie energie per realizzare quel complesso di attività integrate di ampio respiro necessarie allo sviluppo di un centro multidisciplinare. Solo in un luogo come questo – prosegue l’assessore Del Corno – il Forum della Città Mondo poteva trovare uno spazio permanente per poter esprimere le proprie potenzialità di crescita multiculturale della nostra comunità, stimolando le interconnessioni con i propri Paesi d’origine e arricchendo così l’esperienza di tutti in ogni campo dell’espressione artistica”.

“È una vera soddisfazione presentare il MUDEC nella sua completezza, con la sua collezione etnografica, uno spazio interamente dedicato ai bambini e un ricco programma di mostre temporanee. – afferma Natalina Costa, amministratore delegato di 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE – Il nostro Gruppo è attivo da decenni nel campo della cultura e oggi affronta la sfida di fare impresa in un Museo, creando occasioni di business che riescano a sostenere e rendere redditizia una struttura come MUDEC. Il tutto partecipando attivamente alle scelte strategiche e progettuali della sua programmazione.”



Il MUDEC investe molte delle proprie energie anche per sensibilizzare, coinvolgere i bambini e i ragazzi sulla conoscenza e la condivisione delle culture diverse e lontane: l’attività del MUDEC LAB, già operativo per le mostre temporanee, si arricchirà infatti di una proposta di laboratori tematici legati al percorso museale, offrendo un approccio originale e divertente per riflettere sui temi dell’interculturalità e per entrare in contatto con le peculiarità culturali di popolazioni diverse.

Concepito e voluto come un luogo d’incontro delle diverse culture, il MUDEC si arricchisce di uno spazio nuovo, circa 200mq nella stecca dell’ex Ansaldo di fronte all’ingresso del Museo, interamente dedicato ai bambini: il MUDEC JUNIOR, destinato a ospitare esposizioni temporanee annuali dedicate alla scoperta delle culture contemporanee extra-occidentali. L’approccio, innovativo e coinvolgente, riprende l’esperienza del Tropenmuseum Junior di Amsterdam ed è basato sul learning by doing e su un percorso espositivo interattivo, ludico ed esperienziale. Il progetto d’avvio, che prende il via il prossimo 28 ottobre, è dedicato a uno dei Paesi più ricchi di culture e tradizioni, che si affaccia sulle rive del Mediterraneo, “Mosaico Marocco”, studiato per i bambini dai 4 ai 10 anni.



“Proprio per invitare i milanesi e i visitatori della nostra Città al MUDEC, e a scoprirne le sue molte anime, i primi dieci mesi di apertura, dal 28 ottobre 2015 al 31 agosto 2016, l’ingresso alla Collezione Permanente e alla mostra focus “A Beautiful Confluence. Anni and Josef Albers e l’America Latina”, sarà gratuito: un’occasione importante per partecipare a un progetto che vede tutti noi coinvolti e protagonisti: quello di costruire una comune sensibilità più ricca e una cultura condivisa più cosmopolita per la Città Mondo che già abitiamo”, ha concluso l’assessore Del Corno.

“Milano Città Mondo.# 1 La comunità eritrea/etiope”, come tutte le mostre e le iniziative promosse dal Forum della Città Mondo, è realizzata con il sostegno del Comune di Milano | Cultura ed è a ingresso gratuito.

Il biglietto d’ingresso alla mostra “Gauguin. Racconti dal paradiso” costa 12 euro, mentre per la mostra “Barbie. The Icon” il prezzo è 10 euro.

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