martedì 5 maggio 2015

Zona Expo - Impressioni su Expo

Siamo stati a Expo per ben 12 ore e forse abbiamo visto solo un 10%. Ci siamo stati il giorno dell'inaugurazione dalla mattina alla sera e siamo riusciti a vedere ben poco, tante cose da vedere e fare e un mondo intero a portata di vista e piede. L'impressione è stata ottima in generale. I padiglioni erano quasi tutti aperti, forse solo tre o quattro ancora chiusi o poco accessibili, come il padiglione dell'Iran che ancora doveva essere terminato nell'allestimento. Qualche pecca l'abbiamo riscontrata ancora nelle cucine perché non tutte erano state aperte il primo giorno lasciandoci un po' disorientati al momento della ricerca di un posto dove pranzare, come per il padiglione della Russia o dell'Indonesia. Niente camouflage come qualcuno aveva temuto, solo un po' di materiale edile ancora ammucchiato sui retro dei padiglioni.

Alcuni padiglioni ci sono sembrati molto belli, sia come architettura che come allestimenti. Molto azzeccato il padiglione di Israele, della Svizzera o della Corea. Qualcuno pur essendo molto bello non ha centrato bene il tema del cibo, come il padiglione dell'Austria, che ha ricreato una vera foresta all'interno di una scatola, molto suggestivo ma non si parlava di cibo, oppure come la Slovenia che pareva più uno stand del BIT.
La struttura tipo di un padiglione dovrebbe essere suddiviso in parte informativa con spettacoli, intrattenimento generale o spiegazioni sul tema e poi uno spazio per bar-ristorazione e vendita di prodotti.

Canali e vasche sono molto scenografici e la copertura del Cardo e del Decumano con la tenso-struttura è stato un bel tocco elegante, leggera ma anche utile quando piove come è avvenuto il primo maggio che per buona parte della giornata è piovuto.

Poi c'è arte moderna e antica ovunque, oltre ad un assaggio delle varie culture che animano Expo.

La nota negativa al momento l'abbiamo trovata solo per il padiglione Italia, perché non concluso come ci era già stato annunciato, e con un allestimento che non abbiamo capito. Non concluso nelle sue parti di rivestimento, dove la griglia bianca molto bella e caratteristica manca in molti punti e mostra ancora la parte strutturale in acciaio ancora ben visibile. Poi c'erano cavi della luce a penzoloni o pareti rabberciate un po' frettolosamente. Infissi un po' scadenti e un senso ancora di non concluso. Il palazzo una volta terminato (forse a conclusione dell'evento) sarà sicuramente un bel pezzo di architettura moderna.

L'allestimento, a meno che non compaiano nuove istallazioni e nuovi percorsi ci è sembrato abbastanza triste e poco emozionante. Abbiamo visto per ben tre sale specchi e proiezioni di un Italia turistica. Poi l'Europa senza Italia pareva più improntato su cosa mancherebbe all'Europa se non ci fosse stata l'Italia dal punto di vista artistico più che di cibo. Insomma, il cibo ci è parso toccato ben poco, cosa che invece noi avremmo incentrato maggiormente. L'Italia è ricca di varietà di cibo fantastico dalla Val d'Aosta a Lampedusa e noi al padiglione Italia non l'abbiamo percepito. Forse non era stato ancora terminato l'allestimento, arrenderemo ancora qualche settimana, poi ci torneremo e vedremo meglio.

Intanto alcune foto scattate da noi e da Davide Francesco Calvani


























































































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