Si, un grande pasticciaccio che come al solito Milano si ritroverà ad affrontare per i prossimi anni. Perché come al solito ci sono state idee piccole e grandi ma mal coordinate e alla fine han solo creato una grande confusione. Ecco cos'è il grande caso di piazza Castello. Pedonalizzata a forza in un battibaleno, con un progetto già varato anni prima e dalla giunta precedente per una pista ciclabile concepita ancora con il traffico automobilistico, una pista ciclabile oramai impossibile da fermare e che ora ci si trova tra i piedi senza sapere che farcene. I comitati di quartiere, giustamente, non vogliono la piazza pedonalizzata e usata come un banale spiazzo per il mercatino delle frittelle e delle pentole anti-aderenti. Il progetto scelto per il temporaneo allestimento in vista di EXPO piace solo alla giunta e alla triennale, perché poco costoso, fattibile e facilmente rimovibile. Così avremo una piazza dove, da quanto abbiamo capito, il catrame sarà colorato di bianco e ricoperto con il
calcestre (il terriccio bianco già presente in piazza del cannone) che livellerà la piazza nascondendo i cordoli, da poco realizzati per marciapiedi e per la ciclabile, che rimarrà visibile comunque. Questo "riempimento" servirà per poter collocare e nascondere cavi elettrici, tubi e quant'altro così da poter piazzare in alcuni punti strategici tavolini interattivi, luci, chioschetti, baracchini, panchine e altre amenità ludiche che serviranno per gli eventi in piazza. Qualche pianta in vaso sarà aggiunta ma non troppe.
Cosa avremmo fatto noi di Urbanfile? Forse sarebbe bastato rimettere il pavé (toglierlo da strade che non hanno bisogno e sistemarlo in centro sarebbe stato il compito assolutamente da fare), attorno alla fontana invece dei bei cubetti di porfido (sampietrini). Intanto ai lati della piazza, ingrandire le aiuole e quindi allargare lo spazio verde. Per gli eventi che poi saranno fatti in piazza, poco invasivi, di sicuro un po' più di qualità e non più la sagra della salamella. Sicuramente avrebbe raccolto più consensi.
Per il futuro, quando sarà previsto un concorso internazionale per il riassetto e il nuovo aspetto della piazza, prenderei in considerazione la possibilità di deviare una parte di traffico attraverso viale Gadio e magari attraverso una trincea o sottopasso, passare sotto piazza del Cannone e sbucare in via Pietro Paleocapa e viale Emilio Alemagna, così da alleggerire la "strettoia" creatasi in largo Cairoli.
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Piazza Castello in bianco |
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Piazza Castello com'era prima della pedonalizzazione |
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Piazza Castello com'era nella prima fase di pedonalizzazione |
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Piazza Castello com'era dopo la costruzione della pista ciclabile |
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Piazza Castello come sarà col "calcestre" |
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Se venisse aperto viale Gladio e creato un sottopasso |