Oggi versa in stato di abbandono. Ad una delle estremità è stata ricollocata l'edicola, originariamente su uno dei lati, che riporta il decreto ducale (inciso su una lapide dimarmo di Candoglia) che esenta dal pedaggio e dal dazio i barconi destinati Ad Usum Fabricae (da cui l'espressione a ufo per indicare chi non paga).
Tra le priorità del Comune di Milano è comparsa la voce € 12 milioni – Riapertura della conca di Viarenna. Ovvero la riscoperta e sistemazione dell'antica conca che venne coperta negli anni Trenta. Si tratta della riapertura del tratto (qualche centinaio di metri) che va dalla Darsena fino al piccolo bacino che verrebbe a ri-collocarsi dove via Conca del Naviglio si incrocia col giardinetto all'incrocio con Via Gaudenzio Ferrari e Via Arena (Viarenna deriva dalla contrazione di Via Arena che a sua volta prende nome dall'Anfiteatro romano).
Diciamo che noi siamo felici della riapertura della conca e dell'intera cerchia dei navigli, ma secondo noi, quella cifra al momento, la si poteva spendere per la sistemazione di molte piazze della città che versano in condizioni pietose, come: Piazza Oberdan, Piazzale Cantore, Piazza Medaglie d'Oro, Piazza Missori, Cordusio, Piazza Baiamonti, Largo Cairoli, per dire le principali. Noi speriamo che almeno questo progetto venga realizzato e mantenuto al meglio e non come da sempre è stata lasciata al suo destino la piccola porzione della Conca rimasta a testimoniare il rapporto di Milano con l'acqua.
Seguirà articolo fotografico che mostrerà come è ridotta oggi la Conca di Viarenna e l'intera zona.
Il progetto