venerdì 25 luglio 2014

Zona Castello - La Belle Époque persa per sempre in Largo Cairoli

L'ingresso al teatrino in via Beltrami

Il tempo cambia tutto, a volte in meglio, altre volte in peggio. Quando venne creato il nuovo Foro Bonaparte attorno al Castello Sforzesco, attuato intorno al 1892, vennero creati i due edifici gemelli posti davanti al Castello. Gli edifici simmetrici vennero realizzati in puro stile eclettico con rimandi al rinascimento. Al loro interno vennero create due sale per ospitare due locali simili a quelli di gran moda nella nuova Europa, come a Parigi o Berlino. A destra, con alle spalle via Dante, il teatro Olimpia, che diventerà da subito uno dei più autorevoli della città, mentre nel palazzo di sinistra venne realizzato un locale con grandi saloni e una sala per concerti e spettacoli. Il Caffè-Concerto Eden, la cui magnifica pensilina in stile liberty è tuttora al suo posto. L'elegante Caffè possedeva 350 posti a sedere, colonne in ghisa con tavolini e sedie spostabili a piacere. Il prezzo d'ingresso era di 2 lire. Sul piccolo palcoscenico sfilarono celebrità come la Wanda Osiris dove debuttò negli anni 20. 

Nei primi decenni del Novecento l'Eden ospitò il teatro di rivista e teatro di prosa, tra cui anche la prima assoluta di Bellavita, atto unico di Pirandello nel maggio 1927, ma anche lotte greco-romane.
Il Caffé coi suoi tavolini posti all'ombra degli alberi, in pieno centro a due passi dal Castello divennero di gran moda, sosta della Milano bene.
Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale cambiò insegna, scimmiottando Parigi e si trasformò in "Cabaret Rouge", in seguito modificata in "Taverna Rossa". In seguito il locale recupera il nome Eden e viene allargato sino ad ospitare 800 posti, ospitando prosa e operette.

Nel 1932 cambiano i tempi e il cinematografo diventa sempre più importante tanto da trasformare molte sale teatrali in sale cinematografiche, così il teatrino viene trasformato in cinema col nome di Cineteatro Eden e abbina frequentemente spettacoli teatrali e film. Dall’estate 1943 il cineteatro scompare, quasi certamente gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati e dal periodo bellico che rende difficile la vita in città.
Lo spazio riapre negli ultimi mesi del 1947. Vengono eliminati sia lo spazio della rivista e il teatro, il nuovo locale (1000 posti), occupa solo in parte lo spazio del vecchio caffè-concerto che in origine si apriva non solo su via Beltrami, ma anche su largo Cairoli. A partire dai primi mesi del 1949 la sala viene affiancata da una minore col nome di Piccolo Eden (350 posti). Negli anni Cinquanta le due sale sono molto attive con titoli da prima visione, poi negli anni Sessanta e Settanta le sale prendono una piega simile al circuito d’essai. Le due sale chiudono nel 1986.

Oggi al posto degli storici locali ci sono un Caffè (il Van Bol & Feste) e un ristorante (Farinella) più altri negozi. L'atmosfera in ferro battuto si è persa per sempre, così come la storia di quest'angolo di Milano.

Curiosità, da ogni mascherone posto come archivolto sopra ogni vetrina, si trova ancora un tubo metallico ricurvo in volute, che fuoriesce dalla bocca di ogni mascherone, un tempo reggeva le lampade appese per illuminare il marciapiede, mentre oggi penzolano vuoti.



Largo Cairoli e il Caffè Teatro Eden

Fonte da Giuseppe Rausa 

Largo Cairoli negli anni Sessanta
La sala del Teatro Eden nella prima versione

La sala del Teatro Eden Trasformata in teatro più capiente
Il Cinema Eden nel 1986 prima di chiudere
L'ingresso alle due sale Eden nel 1970













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