Si accede attraverso il palazzo costruito negli anni 50 dal Portaluppi dopo le devastazioni belliche della Seconda Guerra Mondiale e si arriva alla bellissima casa dalla storia tormentata e ricca che è Casa degli Atellani.
Il palazzo risale all'epoca di Ludovico il Moro, desideroso di fare dell'asse viario dell'antico borgo di porta Vercellina un prestigioso contorno dell'appena terminata chiesa di Santa Maria delle Grazie, che nelle sue mire doveva essere il mausoleo della sua famiglia.
Il duca, dopo aver comprato il palazzo nel 1490 dai Landi, conti di Piacenza, lo donò alla famiglia degli Atellani, suoi cortigiani: il palazzo divenne celebre per le feste organizzate dai proprietari, descritte anche in molte cronache dell'epoca, che riunivano le maggiori personalità della corte sforzesca, tra le quali anche Leonardo da Vinci.
Nel 1498 Lodovico il Moro donò a Leonardo un piccolo appezzamento di terra con vigna adiacente al giardino degli Atellani. Leonardo si affezionò molto a questa vigna che curò con passione per tutto il tempo del suo soggiorno milanese. Infatti Leonardo veniva da una famiglia di vignaioli, quindi è facile immaginarlo alle prese con le cure della sua vigna dopo aver lavorato al vicino refettorio dove aveva appena terminato il suo lungo lavoro al dipinto del famoso Cenacolo.
Questo idillio continuò fino a che nell'aprile del 1500 le truppe del re di Francia sconfissero e imprigionano il Moro e quindi il povero Leonardo fu costretto a lasciare Milano per la Francia, non prima di aver affittato la sua preziosa vigna al padre del suo allievo prediletto Gian Giacomo Caprotti, detto il Salaìno.
La Casa degli Atellani nel corso dei secoli subì diverse alterazioni, fino al momento in cui passò nelle mani della famiglia Conti che nel 1922 fece restaurare il palazzo dall'architetto Piero Portaluppi, che ne modificò pesantemente l'immagine riportandone in parte l'originario aspetto rinascimentale, seppure con qualche libero intervento. Tra le varie cose riscoprì anche parte degli affreschi originali del Luini e completò la stanza dello Zodiaco, allargandola di un metro e abbellendola con dipinti in stile.
L'intervento del Portaluppi venne ripreso anche dopo le incursioni belliche della Seconda Guerra Mondiale, quando parte della casa venne distrutta dalle bombe. Il grande architetto seppe comunque ripristinare cortili e stanze mantenendone l'aspetto rinascimentale nella parte anteriore e liberty nella parte del giardino.
Per anni questo spazio rimase privato (in parte lo è tuttora) fino allo scorso anno quando la Fondazione Portaluppi e i proprietari della casa, assieme a due istituzioni primarie come l’Università di scienze agrarie di Milano e Confagricoltura, in occasione anche di Expo 2015, hanno deciso di ripiantare la vigna di Leonardo da Vinci e di aprire la casa e il giardino degli Atellani al pubblico. Un posto che consigliamo di visitare perché è l'essenza di Milano, l'antico e la storia che si mischiano col moderno e la creatività milanese.
ORARI
Lunedì – Domenica dalle 9.00 alle 18.00 (alle 18 ultima visita)
25 persone massimo per gruppo;
Durata visita: 25 minuti circa.
Ingresso adulti a 10€