mercoledì 1 aprile 2015

Zona Navigli - La risposta alle nostre domande sulle sponde del Naviglio


Ci eravamo posti delle serie domande dei perché i lavori alle sponde del Naviglio risultassero così frammentari e disorganizzati. Una risposta da parte dei tecnici che stanno lavorando al progetto ci è giunta, anche se secondo noi è poco convincente pur avendo le sue ragioni.

Ho letto il post sui lavori sulle sponde dei navigli.
Qualche precisazione che ritengo sia utile sapere:
-l'intervento non nasce per ragione estetiche, ma strutturali (evitare crolli che come si è visto di recente possono accadere)
-per capire dove intervenire è stato fatto uno studio preliminare per verificare le condizioni statiche dei muri. Non era ovviamente possibile ed utile intervenire su tutta la stecca del naviglio sia lato ripa che lato alzaia.
-il lato alzaia è messo decisamente peggio del lato ripa
-i navigli sono probabilmente il luogo più vincolato di milano per il sovrapporsi si vincoli di ogni genere (urbanistico, architettonici, idarulici, etc...) e la posizione della soprintendenza (con cui tutti gli interventi sono stati concordati) è chiara : no a falsi storici, quindi si ripristina quello che c'è. Non solo : non a falsi mascherati, quindi nienti muri in calcestruzzo rivestiti in mattoni, se si vogliono fare muri in mattoni che siano portanti...(ergo non se ne fanno).

La somma di tutte queste circostanze porta a quel risultato progettuale.
Un saluto
C. B.


Ottime ragioni, forse, ma secondo noi si poteva fare meglio.

-Anzitutto in Darsena si sono ricostruite le sponde come erano e non in cemento armato perché al naviglio non è stato fatto lo stesso? Solo qui la soprintendenza è intervenuta?

-Seconda cosa con la scusa dei falsi storici si giustificano interventi moderni brutti. Per secoli, dal 1400 al 1800 si sono sempre riparate le sponde con il muro in cotto o ceppo lombardo, ora è giustificato ogni tipo di materiale, anche il cemento?

-il lato alzaia è messo decisamente peggio del lato ripa, ma il lato della ripa è rimasto in alcuni tratti ancora diroccato, come dimostrano alcune nostre foto per non parlaredelle balaustre rotte e pericolanti.

Al ponte di San Cristoforo ancora non sono arrivati a sostituire il guardrail. Secondo noi forse doveva essere uno dei primi posti dove cambiare e sistemare sponde e balaustre, visto l'importanza del luogo, per assicurare comunque ai turisti un bel luogo. Per ora hanno solo sistemato la discesa usata un tempo per il passaggio degli animali da traino (la discesa sotto il ponte serviva al passaggio degli animali quando trainavano i barconi contro corrente per passare i ponti senza doversi sganciare dal barcone). Manca ancora la pulizia del ponte dalle tag e i tre pinguini di Pao sono stati posizionati alla rinfusa, senza cura (allora perché tenerli lì?).


Purtroppo questi interventi sono destinati a durare per decenni ecco perché noi di Urbanfile ci teniamo particolarmente e avremmo preferito senza dubbio un bell'intervento e non una semplice "messa in sicurezza". Comunque come si dice spesso, troppo spesso, meglio ora che prima.

Non vogliamo essere i soliti milagnosi (milanesi che si lagnano) ma visto che vogliamo essere obiettivi e puntualizzare i lavori come se fossero stati fatti a casa nostra... qualcosa dobbiamo puntualizzare.
Grazie comunque per averci risposto.

Le foto sono tante e riguardano i lavori in corso tuttora alle sponde. Quindi ci sarà anche una seconda parte.








Il ponte quando verrà ripulito?











La sponda della Ripa è rimasta com'era, dove in alcuni punti le pietre sono crollate






 Il guardrail nei pressi della medievale chiesa di San Cristoforo. Guardrail eliminato e sostituito poco avanti. Fate voi.






Le ringhiere lungo la Ripa, rotte e distorte






Continuate a leggerci sul nostro blog

Troverete i nostri articoli sul blog.urbanfile.org