Come ogni "porta" di Milano, anche questa piazza è un caos visivo. Sistemata alla fine del 1800, l'elemento che la caratterizza è il grande monumento alle Cinque Giornate di Milano, opera di Giuseppe Grandi, inaugurato il 18 marzo 1895. Si tratta di una classica piazza creata dove vi erano le aperture delle porte daziali nelle mura cinquecentesche. Grazie al cielo la piazza venne ben disegnata nell'Ottocento, presenta ancora aiuole ben tenute e 4 lampioni molto belli, oltre al monumento già citato al centro della piazza e ai due caselli daziari in pietra scura. Ma il tempo e la successione di aggiunte di orpelli e altre cose nel tempo, hanno creato il solito disordine urbano che caratterizza buona parte delle piazze di Milano.
Agli angoli dell'aiuola centrale i pali che reggono i cavi dei tram sono stati arricchiti dall'aggiunta dei faretti per l'illuminazione, faretti che andrebbero benissimo per illuminare un retrobottega non una piazza importante come questa (stessa situazione di Largo Cairoli e altre piazze milanesi). Edicole varie e mal tenute rallegrano a destra e a sinistra ogni lato. Per non menzionare i soliti cartelli sistemati ovunque assieme ai semafori. Insomma, basterebbe un po' d'ordine, come al solito, anche qui.
Le foto sono abbastanza eloquenti.
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