venerdì 31 ottobre 2014

Zona Calvairate - Le incongruenze d'arredo urbano a Calvairate

Via Caposile, Via Ferruccio Busoni, Via Cervignano e Via Monte Ortigara, quattro vie prese ad esempio in zona Calvairate, sono l'apoteosi dell'assurdo. In particolare le prime due citate (Capolsile e Busoni) non hanno un arredo urbano mentre le altre due sono ben fatte e curate. Nel caso di via Busoni le auto sono parcheggiate a lisca di pesce un po' sul marciapiede e un po' sulla carreggiata nonostante la via sia a doppia corsia e molto larga. Ma perché chi vi abita deve trovarsi una strada trattata in quel modo, specie vedendo come sia stata sistemata la parallela Via Cervignano, dove oltre alla pista ciclabile, sono stati messi due filari di alberi con aiuola verdeggiante, come dovrebbero essere TUTTE le VIE larghe di Milano. Stessa cosa per Via Caposile e Via Monte Ortigara, parallele ma due realtà differenti. Dove in via Caposile le auto vengono parcheggiate sui marciapiedi mentre Via Monte Ortigara è stata trasformata anni fa in una bella via alberata con grandi aiuole e parcheggi ben delimitati.

Io ogni volta che vedo i marciapiedi larghi utilizzati come parcheggio mi indigno non poco. Fossi nel Comune renderei quei marciapiedi più piccoli, magari alberando la via e concedendo più spazio per le auto. Un luogo più bello dove vivere e più ordinato.

Via Caposile

Via Cervignano

Via Cervignano

Via Cervignano

Via Cervignano

Via Caposile

Via Busoni

Via Busoni

Via Monte Ortigara

Angolo tra Via Monte Ortigara e Via Busoni




Zona Isola - I Grattanuvole

Segnaliamo la mostra che si tiene all'Isola: i Grattanuvole. Un secolo di grattacieli a Milano.

Dal 7 Novembre al 6 Dicembre 2014 in mostra alla Fondazione Riccardo Catella, via De Castillia 28, Milano





Foto Torre-isozaki-Alberto-Fanelli

Zona Duomo - Un'opera moderna in cattedrale

Ieri sera è stata posizionata all'interno del Duomo la scultura in cartongesso e polistirolo realizzata dall’artista britannico Tony Cragg. “Paradosso” è il titolo dell’opera che la Veneranda Fabbrica ha commissionato per segnare il cammino verso Expo.

«Contemplando la grande opera di Cragg viene lasciata a ogni spettatore la possibilità di vivere la stessa emozione dello scultore, entrando in dialogo con la forma artistica, alla ricerca di una chiave di lettura personale. Le linee svaniscono, le forme si aprono: il paradosso sta anche nella possibilità di leggervi più interpretazioni» - spiega Angelo Caloia, Presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
La grande scultura ispirata alla Madonnina sarà posizionata fino al 31 marzo 2015 all’interno della Cattedrale, in corrispondenza della quarta campata sud, per accogliere idealmente quanti entreranno in Cattedrale. La scultura, interamente realizzata in marmo, misura 300x122x140 cm e ha un peso di circa tremila quattrocento chilogrammi.

L’inaugurazione della scultura di Tony Cragg, ispirata alla Madonnina, si terrà alla presenza dell’Arcivescovo di Milano Cardinale Angelo Scola.

Sarà una speciale anteprima della grande mostra monografica di Tony Cragg che sarà allestita nel 2015 per raccontare l’energia del marmo e il suo rapporto con il Monumento dal punto più suggestivo e affascinante della città dell’Expo: le Terrazze del Duomo di Milano.

Il 4 novembre 2014 alle 20.00 si terrà l'inaugurazione della grande scultura ispirata alla Madonnina all’interno della Cattedrale.Ingresso libero, per tutte le info QUI



Zona Sempione - La Triennale e il suo piazzale a pezzi

Qualcosa, se non erro, dovrebbe esser fatto anche per il piazzale davanti alla Triennale. Qui davanti dovrebbero a breve partire i lavori per la pista ciclabile e quindi un intervento di adeguamento dovrebbe essere fatto anche qui. Il piazzale, piastrellato in pietra, attualmente versa in uno stato di degrado molto appariscente, come si evince dalle foto che alleghiamo. Molte pietre sono frantumate e la "fontana" cade a pezzi e non versa più acqua da tempo (chiamarla fontana è un onore secondo me).













Zona Ripamonti - Fondazione Prada i lavori a fine Ottobre 2014

Altre immagini dal cantiere di Fondazione Prada realizzate da Vincenzo C. la settimana scorsa. Si tratta dell progetto dello studio di architettura OMA di Rem Koolhaas per la fondazione Prada, in zona Ripamonti a ridosso dello scalo ferroviario di Porta Romana. Una volta ultimato sarà un nuovo spazio culturale per Milano.













giovedì 30 ottobre 2014

Zona Cascina Merlata - I quattro alberi metallici per EXPO




Quattro sculture a forma di albero danzante di 10 metri di altezza. Si chiamano i "Portali di Expo" le sculture, disegnate dall’architetto di fama internazionale Daniel Libeskind, che saranno collocate agli agli angoli di Piazza Italia, nel 'cuore' dell'Esposizione milanese.

“I Portali di Expo esemplificano la relazione dinamica tra arte e tecnologia, celebrando lo spazio pubblico” ha spiegato Daniel Libeskind. “Prevedo che queste sculture diventeranno per i visitatori un punto di riferimento dove incontrarsi e rilassarsi."

Per la realizzazione del progetto, affidato a Siemens, il colosso ha riunito una squadra di primissimo piano: sotto la supervisione del team di architetti dello Studio Libeskind di New York e di Libeskind Architettura di Milano, le sculture verranno costruite dal Central Industry Group in Germania, mentre i contenuti di comunicazione saranno studiati dalla nota agenzia londinese Innovision.

Il contributo di Siemens non si ferma, però, ai 'Portali', ma, in quanto Partner Strategico di Enel per la tecnologia Smart Grid a Expo Milano 2015, l'azienda contribuirà alla Smart Grid di Enel – che sarà una colonna portante dell’infrastruttura tecnologica dell’intera esposizione, fornendo il software intelligente per il funzionamento della Smart Grid ed i servizi correlati per gli utenti della rete Expo.

La fornitura include inoltre le relative apparecchiature di media tensione, dai quadri di distribuzione primaria agli apparecchi per la misurazione dei consumi energetici fino al sistema di controllo da remoto, così come l'innovativo centro di controllo che sarà perfettamente integrato con le apparecchiature e i sistemi di Enel. Per fare questo, Siemens svilupperà per Enel il sistema di Energy Management della rete di Expo basato su tecnologia Cloud, fornendo inoltre i servizi per la gestione del sistema per l’intera durata dell’esposizione e l’Energy Storage System per Palazzo Italia. L’approccio easy-to-use è garantito da un’interfaccia web multilingue, accessibile ai Paesi espositori ed al pubblico anche tramite smartphone.






Zona Porta Venezia - Si sistema in viale Regina Giovanna

In viale Regina Giovanna finalmente il Comune si è accorto dello stato in cui era ridotto il selciato con binari del tram al centro della via. Catrame sconnesso e pietruzze staccate oramai rendevano anche pericoloso l'attraversamento della strada.



Come appariva la strada fino a pochi giorni fa








Zona Piemonte - Ma che fine ha fatto la fontana per piazza Piemonte?

Nel lontano 1990 un concorso al quale ricordo di aver partecipato pure io, faceva scegliere quale fontana tra un gruppo di progetti sarebbe stata scelta per ornare Piazza Piemonte. La fontana prescelta fu quella progettata dall'architetto Eleonora Ricci Misheff. Nel Novembre del 1990 l’ acqua minerale FABIA, con il patrocinio del Comune e altri sponsor, aveva lanciato un concorso per la realizzazione di una fontana. Che mai più venne realizzata.

L'articolo del Corriere della sera di molti anni fa:
La società Sinetica, che curava l'iniziativa, aveva ricevuto l'assenso scritto dal Comune che le comunicava d'aver accolto l'istanza. Unanimemente la commissione esaminatrice, composta tra gli altri dall' allora sovrintendente Lionello Costanza Fattori e dal preside di architettura Cesare Stevan, aveva premiato la fontana "Talea" di Eleonora Ricci Misheff, che risultava prima anche ai voti dei cittadini, i quali durante l' esposizione dei venti progetti selezionati avevano potuto segnalare il preferito: 2.140 voti. Subito dopo la società stipulava un contratto d'incarico con il progettista. Ma, finito il battage pubblicitario, iniziava il tempo dell'oblio. Tra il 1991 e il 1993 Eleonora Ricci Misheff si fa infatti carico di perorare la causa davanti agli allora assessori all'arredo urbano Caputo e De Carolis, dicendo d'esser pronta a partire con i lavori previo accordo tra il comune e lo sponsor per risolvere il problema degli allacciamenti idrici e della successiva gestione della fontana. Pare che a questo nessuno del comune aveva pensato e nessuno intende pensarci. Per De Carolis bisogna inoltre semplificare il progetto. Nel luglio 1993 l'odissea del giovane architetto Eleonora Ricci Misheff non è ancora finita. Viene ricevuta dall'assessore Grugnetti, il quale, ricorda l'interessata, "mi fa presente che ci sono altre priorità e che bisognerebbe trovare uno sponsor anche per la gestione". A questo punto interviene l'Italacque, che s'era accollata i costi per la realizzazione della fontana. Cosa fa? Sollecita il comune? Tutt'altro, il 14 dicembre invia ai signori Misheff un fax di annullamento dell'accordo siglato per la costruzione della fontana. "Mi spiace per coloro che ci hanno votati", afferma Alzek Misheff, marito dell'architetto e co progettista. Ironia della sorte: la pubblicita' che annunciava la realizzazione della fontana entro il 1991 ringraziava anche tutti i milanesi "che con il loro voto hanno contribuito a render Milano più bella". Ma dove?

E' incredibile come Milano e le fontane abbiano sempre un rapporto difficile. La gente le vuole, anche perché l'acqua è vita, è gioia, una fontana rallegra non solo i bambini, eppure a Milano realizzare una bella fontana è sempre difficile. Non che questa proposta allora fosse una gran bella fontana, ma di sicuro avrebbe caratterizzato questo enorme piazzale così strategico nella zona o est di Milano.





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