Scritto da Luca Chiappini
A Piazza Fratelli Bandiera, poco più a nord di Piazza Risorgimento, si è messo mano alcuni anni fa. La piazza appare più ordinata di altre e ben pavimentata, ma con alcune lacune ancora da colmare e - purtroppo - vandalizzata nel corso degli anni. E' importante, anche una volta riqualificato un luogo (anzi, soprattutto una volta che lo si è riqualificato), non perderlo di vista. Una scarsa sorveglianza ha provocato quanto di seguito: un imbrattamento selvaggio di scritte, tag e graffiti di quart'ordine su muri, cartelli, insegne e anche sulla fontana.
A proposito della fontana: non è funzionante (come molte altre a Milano, purtroppo).
Ci auguriamo una pronta pulizia del luogo e la fatidica riattivazione della fontana, che vivacizzerebbe il luogo.
Graffiti da evitare (le cosiddette tag) |
Graffiti che ci possono stare (i cosiddetti murales, effettiva forma d'arte che in questo caso vivacizza la piazza) |
Graffiti che ci possono stare |
La fontana spenta e le scrittacce |
Com'è consuetudine a Milano, che in quasi nessuna piazza è presente la statua dell'individuo di cui reca il nome (con l'eccezione di Piazza Beccaria), anche questo luogo non si smentisce: la statua è infatti di Vincenzo Vela. La statua è molto bella e aumenta la monumentalità del luogo. Fortunatamente non è stata vandalizzata.
Statua a Vincenzo Vela, scultore |
Questo muro è di una tristezza allucinante |
Targa in memoria dei patrioti Rino L'Abbate e Battista Zorzi |
Giardini dedicati ad Antonio Marino, Guardia di Pubblica Sicurezza |
Il bel lato nord della piazza:
Un bel portone |
Particolare |
A ben guardare, questa piazza rende memoria a ben sei personalità illustri:
- i fratelli Attilio ed Emilio Bandiera, patrioti italiani da cui la piazza prende il nome ma ai quali non dedica nemmeno una targa esplicativa;
- i patrioti Rino L'Abbate e Battista Zorzi, che caddero proprio in questa piazza e cui è dedicata una targa - di loro sul web si può trovare pochissimo (ecco uno dei pochi link - ed un altro)
- Antonio Marino, rimasto ucciso il 12 giugno 1973 da ordigni esplosivi lanciati da esponenti di estrema destra durante una manifestazione. Leggiamo dal sito dell'Associazione Italiana Vittime del terrorismo: "Viene indetta per il giorno 12 aprile una manifestazione dal Movimento Sociale italiano con comizio, ma la Questura la vieta. Tuttavia gli organizzatori decidono di guidare una manifestazione verso la Prefettura e durante il corteo due giovani dell’estrema destra, Vittorio Loi e Maurizio Morelli, lanciano bombe a mano contro la polizia. Una delle bombe colpisce in pieno l’agente Antonio Marino del 3° reparto Celere, uccidendolo sul colpo"
- la statua a Vincenzo Vela, che tra i tanti personaggi omaggiati sembra l'"estraneo" del gruppo, ma cui tuttavia è dedicato il memoriale (monumento) più vistoso
Forse sarebbe il caso di fare un po' di chiarezza. Forse ci sono troppi nomi mentre altri luoghi ne hanno troppi pochi. Trovo più consono che la piazza resti intitolata ai Fratelli Bandiera, patrioti italiani, e quindi stia bene e coerentemente anche con la targa a L'Abbate e Zorzi. Forse però la targa ad Antonio Marino può essere spostata in un luogo più consono e più visibile. La statua difficilmente potrò essere spostata, anche se ad altri luoghi non guasterebbe (per la cronaca, Via Vincenzo Vela è una traversa di Viale Abruzzi).