martedì 15 aprile 2014

Zona Procaccini - Via Messina e le potenzialità: muri da ripensare e binari da inerbire


Scritto da Luca Chiappini

Via Messina è stata per lungo tempo considerata una strada di periferia tutto sommato trascurabile, preposta alle funzioni industriali e infrastrutturali: vi si collocarono il deposito tram Messina (famoso "dep. Messina") e diverse industrie. Le cose sono radicalmente cambiate in questi ultimi decenni: prima di tutto la naturale espansione della città di Milano, sempre più verso la stazza metropolitana, con conseguente espansione del centro. La Ditta Carminati, Toselli & C., fondata in via Messina il 26 gennaio 1899 e si dedicata alla "costruzione, riparazione, vendita di materiale mobile e fisso per ferrovie, tramvie e affini", sciolta successivamente nel 1935 ha passato il testimone dei propri edifici ai posteri ed oggi vi sorge la Fabbrica del vapore, uno dei gioiellini di recupero industriale a fini culturali (come HangarBicocca e i gioielli di via Ventura a Lambrate).



Con l'approssimarsi dell'arrivo della M5 a Cenisio e Monumentale, ma soprattutto con il già largamente avvenuto insediamento residenziale e commerciale, la lente d'ingrandimento deve posarsi in una strada così a lungo trascurata come Via Messina. Consideriamo inoltre l'interesse urbanistico dimostrato in Via Paolo Sarpi (con l'imminente Zona 30 nell'area limitrofa) e il cantiere attivo nell'area ex-Richard Ginori in via Procaccini. Via Messina al momento è uno squarcio che divide: binari "aperti" sui ciottoli tipici delle ferrovie, lunghi e austeri muri che chiudono ambo i lati, i lavori nel lotto settentrionale della Fabbrica del Vapore che ancora stentano a partire, e un parcheggio invasivo e selvaggio. Aggiungiamo un asfalto devastato e tinto dalla ruggine polverizzata dei tram.

Le nostre proposte:

1) Inerbire i binari del tram

Come in prossimità di Garibaldi, per intenderci. Perché tenerli in questo stato, senza nemmeno l'asfalto? Inerbire i binari migliorerebbe di gran lunga l'impatto della via e gioverebbe all'immagine generale di ATM, dal momento che proprio di fronte a questi binari "trasandati" ha uno dei suoi depositi.

Come si presentano ad oggi i binari di Via Messina:




Come potrebbero essere - l'esempio di Via Rosales (Zona Garibaldi):


Esempi di binari inerbiti a Praga:



Stazione di K Barrandovu

2) Decorare i severi muri del Deposito Messina con gigantografie di foto d'epoca dei tram milanesi

Renderebbe più gradevole questo lungo muro cupo e la strada in generale, impreziosirebbe l'immagine di ATM e dei trasporti milanesi in generale, getterebbe nuova luce sul patrimonio storico milanese 800/900esco e sulla Fondazione ATM. E presumibilmente salvaguarda maggiormente i muri da tag e imbrattamenti.

Com'è:



Come potrebbe essere:



3) Aprire ingressi alla Fabbrica del Vapore su Via Messina e inserire, sulla medesima strada, una fermata tram "Fabbrica del Vapore"

Sulla logica di inerbire i binari del tram, ci rendiamo conto anche dell'attuale collegamento tranviario un po' carente nei confronti dell'importante Fabbrica del Vapore (in attesa di M5 Cenisio). Proposta: inserire una fermata del tram lungo Via Messina, predisponendo un accesso ad hoc alla FdVa direttamente da questa strada.
Ecco dove si potrebbe fare:

L'ipotesi più ragionevole è nel punto in corrispondenza del corridoio verde (attualmente in lavorazione) che collegherà agevolmente Via Messina con Piazza Coriolano e Via Cenisio, e dove sorgeranno nuovi spazi della FdVa. Si trova poco oltre metà della via e serve anche il polo di uffici.

Altre possibilità

4) Completamento del sentiero nel giardino a nord della Fabbrica del Vapore e creazione di una passeggiata -collegamento con Piazza Coriolano e Via Cenisio (e quindi con la futura M5 Cenisio)

Su questo si sta già lavorando, benché i lavori non procedano esattamente spediti. Anzi allo stato attuale paiono fermi. Il termine era previsto per il 29 giugno 2013, hanno accumulato un ritardo di quasi un anno.
Ecco alcune foto risalenti a domenica 13 aprile 2014:












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