Nella stupenda Via Domenichino, all'angolo con Via Mosè Bianchi, è comparso un container collocato per sbaglio sul tetto del civico 27. Un bellissimo palazzo degli anni Trenta/Quaranta a parer nostro è stato deturpato da uno dei soliti sopralzi estremamente sproporzionati e poco inerenti al contesto. Sopratutto perché privi di un certo sapore architettonico che cerchi in qualche modo di dialogare col palazzo sottostante. Troviamo quest'inserimento nuovo, estremamente pesante, come aver messo un casco da minatore ad una elegante signora. Come al solito questa legge regionale del recupero dei sottotetti si rivela ancora una volta un disastro. Ci fosse una commissione (c'è?) che controlli la qualità dei manufatti, forse eviteremmo queste brutture sui nostri tetti.
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