Nei pressi del cantiere di Porta Nuova (a dire il vero ci troviamo più all'Isola), tra le Vie Gaetano de Castillia e Federico Confalonieri, sorge la mole abbastanza ingombrante del "rasoio" (nomignolo che fa il verso alla forma che ricorda un rasoio elettrico) o "ligrestone"; in molti ormai usiamo questi soprannomi per il palazzone sorto per ospitare gli uffici della Milano Assicurazioni coi finanziamenti del gruppo di Salvatore Ligresti. Iniziato qualche anno fa, è stato poi bloccato per ricorsi vari e indagini finanziarie. Nuovamente ripresi i lavori, ora pare si siano fermati un altra volta. Infatti è da mesi che il cantiere resta inattivo.
giovedì 31 gennaio 2013
Alla Bocconi manca il verde
Il nuovo palazzo della Bocconi nel 2008 ha vinto il premio come World Building of the Year. Certo non passo inosservato e non piace a molti, specie a chi l'architettura estrema non piace. C'è anche chi lo disprezza invocando il famigerato motivo del contesto. A parer mio il contesto qui non va neanche preso in considerazione, le abitazioni circostanti sono quasi tutte degli anni cinquanta e sessanta, alquanto anonime. Specie il complesso al suo fianco, la palazzina al civico 16 di Viale Bligny, degna della periferia più anonima di qualsiasi città italiana. Che dire della povera palazzina di inizio novecento al civico 3 di Viale Bligny rimasta da sola e inghiottita dal mostro che le è stato costruito attorno?
SOno passati alcuni anni da quando venne inaugurato il palazzo lungo Via Roentgen
Alla nuova ala della Bocconi, potevano metterci un po' di verde. Dopo qualche anno dal suo completamento, posso dire c noto che l'edificio è sempre spettacolare, ma gli manca qualcosa, cosa che anche all'inizio avevo notato mancare, il verde. Sì, intendo un'aiuola, due alberelli. Ho provato a mettere due pianticelle e una fetta di verde.
Viale Andrea Doria e Piazza Caiazzo
Viale Andrea Doria è un viale che collega Piazzale Loreto con la Stazione centrale. Un grande viale alberato fino ai lavori della Metropolitana linea 2 negli anni Sessanta. Infatti per costruirla venne effettuato un scavo a cielo aperto che ha comportato l'abbattimento di ogni albero; una volta ultimati i lavori, la via rimase spoglia. Dopo quarant'anni la situazione è ancora ibrida, nulla di definito: a tratti un parcheggio al centro, sterrato o mal tenuto, alberi piantati a caso, qui e là, e in altri pezzi una corsia preferenziale. Nell'insieme uno spazio veramente degradato. Ultimamente una delibera comunale prevedeva lo spostamento del Mercato di Via Benedetto Marcello in questo viale, ma, come era presumibile, i residenti sono insorti contro questa decisione.
Dal Corsera:
«In fondo a via Doria quasi al confine con piazzale Loreto c'è anche un importante monumento della Resistenza - ricorda Fabio Carniol -. Le bancarelle porterebbero quindi degrado in un luogo storico ed è un altro motivo per cui si oppone al trasferimento anche l'Associazione Partigiani». Residenti, commercianti, albergatori alzano il tiro: chiedono, infatti, che si avvii la riqualificazione del viale, promessa sin dai tempi dei lavori di scavo per la metropolitana. Nessuno s'illude che possa ritornare agli antichi splendori. Gli alberi ad alto fusto che lo abbellivano oggi non troverebbero sufficiente spazio per le radici sotto terra. «Ma molto si può fare comunque - aggiunge Carniol -, perché torni ad essere un biglietto da visita della città per chi arriva in piazzale Loreto o alla Stazione Centrale». La riqualificazione è attesa dagli anni Settanta.
La situazione è anche peggiore in Piazza Caiazzo, in particolare quella dell'area attorno alle uscite della Metropolitana (stazione che per giunta è vincolata dalla Soprintendenza come «fermata museo»). Catrame e abbandono fanno da cornice a quest'angolo.
Di seguito le foto che documentano lo stato del viale e della piazza.
Dal Corsera:
«In fondo a via Doria quasi al confine con piazzale Loreto c'è anche un importante monumento della Resistenza - ricorda Fabio Carniol -. Le bancarelle porterebbero quindi degrado in un luogo storico ed è un altro motivo per cui si oppone al trasferimento anche l'Associazione Partigiani». Residenti, commercianti, albergatori alzano il tiro: chiedono, infatti, che si avvii la riqualificazione del viale, promessa sin dai tempi dei lavori di scavo per la metropolitana. Nessuno s'illude che possa ritornare agli antichi splendori. Gli alberi ad alto fusto che lo abbellivano oggi non troverebbero sufficiente spazio per le radici sotto terra. «Ma molto si può fare comunque - aggiunge Carniol -, perché torni ad essere un biglietto da visita della città per chi arriva in piazzale Loreto o alla Stazione Centrale». La riqualificazione è attesa dagli anni Settanta.
La situazione è anche peggiore in Piazza Caiazzo, in particolare quella dell'area attorno alle uscite della Metropolitana (stazione che per giunta è vincolata dalla Soprintendenza come «fermata museo»). Catrame e abbandono fanno da cornice a quest'angolo.
Di seguito le foto che documentano lo stato del viale e della piazza.
Darsena: seghe in azione
Alla fine sono arrivate le seghe per abbattere i cespugli e gli arbusti cresciuti in Darsena per colpa dell'abbandono in cui è stato lasciato questo pezzetto di Milano.
Dal Corriere della Sera
Dal Corriere della Sera
Dove piantare alberi: Via San Marco
Altra proposta per piantare degli alberi: via San Marco. Visto che il Naviglio oramai è stato interrato, perché non alberare il tratto tra via Moscova e via Castelfidardo? I marciapiedi mi pare siano abbastanza larghi, tant'è che alcuni vi parcheggiano sopra senza alcuno scrupolo (come è evidente anche dalle immagini di Google Streetview). Così, oltre a rendere la via più bella, nasconderebbero tutti quegli orrendi edifici anni Cinquanta che nulla hanno a che fare con la storia del luogo.
Queste asfaltature "bizzarre"
L'altroieri pomeriggio una transennatura su parte dell'ampio marciapiede tra Via Vitruvio e Via Benedetto Marcello, abitualmente adibito al mercato rionale del martedì e del sabato, aveva preannunciato quella che si pensava sarebbe stata un'importante asfaltatura del terreno. Visto lo stato di totale abbandono nel quale versa questo lato di Benedetto Marcello da forse più di quarant'anni, la notizia suonava alquanto gradita ai residenti. I lavori hanno avuto luogo nella mattinata di ieri, ma lo spettacolo che si è presentato ai nostri occhi alcune ore dopo, ad intervento apparentemente ultimato (non c'è più traccia di transenne e nessun cartello preannuncia altre manutenzioni), ci ha lasciato del tutto basiti: una gettata di catrame letteralmente buttata a casaccio qui e là senza il minimo criterio. Ma veramente senza alcun senso! Una stesura del tutto disomogenea; ovunque buchi, sabbia, fango e frammenti sparsi di questa asfaltatura nuova di zecca già saltati via. Viene da chiederci quale fosse lo scopo originario di questi lavori. Noi non riusciamo a capirlo.
L'operazione, dalla precisione a dir poco approssimativa, ci ha fatto tornare in mente una serie di asfaltature avvenute non distante da lì (in Via Vitruvio, nell'isolato tra Via Settala e Vie Benedetto Marcello) lo scorso autunno, delle quali sempre noi avevamo dato segnalazione su questo blog.
Forse più di ogni nostra parola, sono le foto che seguono a dare un'eloquente idea di cosa stiamo parlando.
L'operazione, dalla precisione a dir poco approssimativa, ci ha fatto tornare in mente una serie di asfaltature avvenute non distante da lì (in Via Vitruvio, nell'isolato tra Via Settala e Vie Benedetto Marcello) lo scorso autunno, delle quali sempre noi avevamo dato segnalazione su questo blog.
Forse più di ogni nostra parola, sono le foto che seguono a dare un'eloquente idea di cosa stiamo parlando.
Finalmente si scava in Via Fara al 18
Ecco la situazione del piccolo cantiere di Via Fara al numero 18. Dove verrà realizzato il palazzotto residenziale di 5 piani (perché fare un palazzo così basso tra tutte quelle torri di 15/20 piani?) alquanto anonimo.
Via de Castillia in dirittura di arrivo
In Via Gaetano de Castillia stanno lavorando lungo i marciapiedi: non so se siano iniziati i lavori veri e propri della sistemazione definitiva o sia un semplice intervento sulle tubature o altro. Il parco di Porta Nuova invece pare ancora lontano dall'essere concluso, forse aspettano che finiscano i lavori alla Metro 5.
mercoledì 30 gennaio 2013
Sabato 9 Febbraio si potrà salire sul Metrò 5!
Metrò 5, arriva il via libera «Primo viaggio il 9 febbraio» Così l'annuncio sul Corriere della Sera.
Viale Bligny, finalmente si demolisce
Nei pressi della Bocconi presto verrà abbattuto l'edificio in Viale Bligny 22. Occupato abusivamente diverse volte, ultimamente in avanzato stato di abbandono, finalmete è stato recintato per la cantierizzazione, sicuramente verrà abbattuto. Purtroppo non su cosa debbano farci.
La Metrò Lilla pronta al via?
Ci siamo? Si tratta dell'apertura di un servizio pubblico più rinviato nella storia italiana, ovvero l'inaugurazione definitiva della linea 5, la lilla. Dopo cinque anni di scavi, costruzioni e collaudi, le prime sette fermate M5 lungo l’asse di viale Zara - Fulvio Testi sono pronte.
A Roma è stato approvato il progetto della metro lilla dalla commissione interministeriale. Ancora 24 ore con la relazione tecnica, e, quasi ufficialmente, la nuova linea metropolitana milanese potrà essere inaugurata. Si presume avverrà Sabato 9 o domenica 10 Febbraio, questo è ancora da definire. Attenderemo, sperando non ci sia un ennesimo rinvio.
Purtroppo per ora saranno aperte solo le seguenti fermate, per le altre dovremo attendere il 2015:
Bignami, Ponale, Bicocca, Ca’ Granda, Istria, Marche e Zara
A Roma è stato approvato il progetto della metro lilla dalla commissione interministeriale. Ancora 24 ore con la relazione tecnica, e, quasi ufficialmente, la nuova linea metropolitana milanese potrà essere inaugurata. Si presume avverrà Sabato 9 o domenica 10 Febbraio, questo è ancora da definire. Attenderemo, sperando non ci sia un ennesimo rinvio.
Purtroppo per ora saranno aperte solo le seguenti fermate, per le altre dovremo attendere il 2015:
Bignami, Ponale, Bicocca, Ca’ Granda, Istria, Marche e Zara
Il Dritto, lavori in corso
Ci sono state inviate delle foto che risalgono alla fine di ottobre e all'inizio di novembre, che mostrano i lavori da una prospettiva interna al cantiere. In particolare si può osservare più da vocino la posa dei pilastri metallici che reggeranno l'intero grattacielo di oltre 200 metri. Valeva la pena di mostrarvele.
Queste foto che seguono riguardano l'area attorno alla grande rotonda che costituirà il raccordo centrale della viabilità sotterranea del nuovo insediamento, consentendo lo smistamento dei veicoli in arrivo dagli accessi esterni. Ricordo che nel sottosuolo di CityLife ci saranno parcheggi privati, pubblici, di servizio, una fermata della metropolitana (linea 5), un centro commerciale e forse un cinema multisala.
Queste foto che seguono riguardano l'area attorno alla grande rotonda che costituirà il raccordo centrale della viabilità sotterranea del nuovo insediamento, consentendo lo smistamento dei veicoli in arrivo dagli accessi esterni. Ricordo che nel sottosuolo di CityLife ci saranno parcheggi privati, pubblici, di servizio, una fermata della metropolitana (linea 5), un centro commerciale e forse un cinema multisala.
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