“Grazie alla collaborazione con il Consiglio di Zona 6 mettiamo a disposizione della città un immobile comunale inutilizzato da anni, valorizzandolo e riqualificandolo - hanno detto l’assessore Franco D’Alfonso e la vicesindaco De Cesaris -: un nuovo passo avanti dell'Amministrazione nell’opera di conservazione e recupero del quartiere dei Navigli, indispensabile luogo d’attrazione della città in vista di Expo. Milano offre così una nuova possibilità di ricettività e accoglienza, che va a integrare le diverse proposte presenti sul territorio e adeguate a tutte le esigenze e a tutti i redditi".
"Incentiviamo gli investitori a credere nelle potenzialità del segmento della recettività capace di rispondere a fasce di reddito diverse e più contenute, oggi in forte crescita in vista di Expo 2015 - ha aggiunto l'assessore D'Alfonso -. L’esperienza dei viaggi aerei e l’impegno di grandi gruppi nel settore dell’ospitalità dimostrano che è possibile coniugare offerta ricettiva di qualità con un livello contenuto dei prezzi. Una richiesta di accoglienza confermata anche dai dati sul turismo in città, che vedono la fascia dai 20 ai 27 anni pari al 14% del totale, a fronte dell’80% di visitatori di età superiore, mentre gli under 19 anni sono solo il 6%”.
Lo stabile risalente alla fine del 1800, con una superficie lorda di 2.300 mq disposta su 5 piani, presenta ancora le caratteristiche tipiche delle case di ringhiera milanesi che si sviluppano attorno a una peculiare corte interna. Per questo motivo è stato dichiarato di interesse storico-artistico è presente infatti un vincolo storico-artistico sull’intero edificio e un vincolo ambientale per il corpo “nobile” che si affaccia sul Naviglio, pertanto i lavori di ristrutturazione dovranno avere la preventiva autorizzazione delle Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici.
All’assegnazione dell’immobile possono partecipare imprese individuali, società commerciali, società cooperative, consorzi e raggruppamenti temporanei di imprese costituiti o costituendi. La concessione del diritto di superficie potrà avere una durata minima di 30 anni e massima di 50, mentre, il contributo di concessione annuale è fissato in 50 mila euro a base d’asta.
L’immobile ospiterà per il 70% della superficie disponibile un’attività ricettiva di ostello, cui si potranno affiancare per il restante 30% altre attività: culturali, didattiche, espositive; ricreative, sportive e associate al tempo libero; artigianali; servizi alla persona; commerciali; ristorative e di somministrazione di cibi e bevande. Queste ultime, in special modo, potranno essere rivolte alla città oltre che essere funzionali all’attività ricettiva.
Tutte le informazioni e i termini per la presentazione delle domande di partecipazione sono disponibili sul sito www.comune.milano.it nella sezione Bandi e Avvisi di gara.