venerdì 5 luglio 2013

Contro “sosta selvaggia” presentato in Comune il Progetto per la mobilità sostenibile.

Migliorare la viabilità non solo attraverso i divieti ma piuttosto aumentando le opportunità. Questa, in sintesi, l’idea del Comune di Milano per affrontare il grave problema del parcheggio selvaggio.

A questo scopo, il 3 luglio a Palazzo Marino sono state presentate le prime linee guida del “Piano urbano per la mobilità sostenibile” (Pums).



 Per indurre i cittadini a ridurre il parco auto, e quindi a liberare spazi, si potenzieranno i mezzi pubblici e i servizi di bike sharing e car sharing; verranno aumentate le piste ciclabili (per l’Expo è prevista la realizzazione di nuovi 100 km) e le aree di pedonalizzazione in centro; si cercherà di non alzare il prezzo del biglietto, mentre sono previste due nuove linee del metrò (la 4 e la 5) che porteranno 30 chilometri in più di rete. Inoltre, verrà tutelato maggiormente l’ambiente: per esempio, gli alberi dei viali verranno protetti da cordoli e reti per impedire alle auto di parcheggiare su queste zone. Allo studio anche l’eventualità di allargare l’area C e di introdurre un ticket d’ingresso in città.

L'assessore comunale alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, riferisce che le auto parcheggiate occupano tre milioni di metri quadrati di spazio sottratto ad altri usi e ogni giorno sono 65 mila le soste irregolari in città. E prosegue rilevando come a Milano ci siano 55 vetture ogni 100 abitanti, contro le 31 di Londra e le 25 di Parigi! Bisognerebbe almeno convincere i milanesi a eliminare le seconde e terze auto (che fra l’altro costano moltissimo alle famiglie). Un obiettivo che si può raggiungere offrendo ai cittadini tutta una serie di nuovi vantaggi, e aspettandosi in cambio maggiore coscienza civica e civile. Migliorare il traffico e la qualità della vita a Milano per il sindaco Giuliano Pisapia non è un sogno, ma un progetto concreto, per realizzare il quale si procederà in un “percorso condiviso” con associazioni, esperti e cittadini che durerà un paio di mesi. Entro la fine del prossimo anno il consiglio comunale dovrebbe, poi, riuscire ad approvare il piano.

Naturali riserve vengono da Confcommercio, che segnala come in una città moderna che vive d’impresa la mobilità sia un diritto dei cittadini e non debba diventare una scommessa.

A questa obiezione risponde l’assessore alle Politiche per il lavoro, Cristina Tajani, auspicando “Una Milano più intelligente e sostenibile, con servizi che semplifichino sempre più la vita a cittadini e imprese».


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