Interessata da un piccolo risanamento a seguito dei lavori a scomputo oneri del nuovo palazzo di Via Torino e via Palla, è stata sistemata in pietra non solo la carreggiata automobilistica, ma anche la parte dei piccoli marciapiedi e lo "slargo" creatosi dopo gli sventramenti degli anni Cinquanta.
Le due facciate su via Lupetta del rinnovato palazzo progettato da Pria e costruito in tempo record di un anno, ora si possono vedere nella loro completezza.
Il primo palazzo che vediamo arrivando da piazza Sant'Alessandro è stato completamente ricostruito in versione moderna; del vecchio edificio si era conservato ben poco: si vedono due colonnine - ora rimaste nel piccolo cortiletto - e il vecchio portoncino. Il palazzo con più avanzi - che si trovava in via Lupetta al numero 8 - è stato ricomposto in parte con delle aggiunte lasciate in evidenza nella parte superiore. Peccato che, nella nuova versione, le finestre non abbiano più le persiane e quindi l'aspetto dell'edificio ci appare un po' incompleto.
"Si laureò in medicina all’università di Pavia e fu medico e chirurgo. Militò nella Giovane Italia, prese parte alle Cinque Giornate di Milano, alla I Guerra d’Indipendenza e alla difesa della Repubblica Romana. Amico di Garibaldi, fu tra i medici chiamati al suo capezzale per i postumi della ferita all'Aspromonte"
Speravamo in una sistemazione migliore per quanto riguarda il piccolo slargo posto davanti al vecchio portone, creato dal progetto mai concluso (per fortuna) della famosa Racchetta che doveva raccordare Corso Europa con Largo Cairoli passando da piazza Missori, e concepita come una grande via che sventrando il centro cittadino permettesse un veloce passaggio automobilistico.
