Alcuni resti appartenevano ad una casa in via Spadari, dove oggi sorge il palazzo eclettico all'angolo tra via Spadari e via Torino (dove si trova l'UPIM). Adiacenti alla vicina casa dei Missaglia sempre in Via Spadari, facevano bella mostra di sé fino ai primi decenni del XX sec, nell'isolato tra Via Torino e Via Orefici i resti di due cortili quattrocenteschi di casa Malastalla. Vennero demoliti e ricomposti in parte su un lato del Cortile d'Armi al Castello Sforzesco.
Luca Beltrami volle preservare il più possibile del patrimonio storico della città, portando e salvando frammenti architettonici tra i meglio conservati.