Quindi i lavori non si fermeranno e l'unica variante sarà che per il periodo della manifestazione non verranno aperti nuovi cantieri nella parte centrale di Milano, ma si fermeranno ai bastioni.
Per la decisione hanno pesato i rischi legati alla perdita del finanziamento pubblico, i costi delle penali, il fatto che le «talpe» hanno già cominciato gli scavi. «Si va avanti con la M4» hanno detto gli assessori Maran e Rozza. «È un’opera che serve a Milano, cercheremo di ridurre l’impatto cantieristico sulla città». L’accordo prevede quindi la prosecuzione dei lavori, già dal 2015, lungo il tracciato della M4 nei tratti fuori dal perimetro dei Bastioni, a partire dalle stazioni più periferiche di Linate e San Cristoforo per arrivare a Tricolore a est e Solari a ovest. Il ritardo di dieci mesi dovuto allo stop dei cantieri in centro non dovrebbe provocare costi straordinari.
Per la decisione hanno pesato i rischi legati alla perdita del finanziamento pubblico, i costi delle penali, il fatto che le «talpe» hanno già cominciato gli scavi. «Si va avanti con la M4» hanno detto gli assessori Maran e Rozza. «È un’opera che serve a Milano, cercheremo di ridurre l’impatto cantieristico sulla città». L’accordo prevede quindi la prosecuzione dei lavori, già dal 2015, lungo il tracciato della M4 nei tratti fuori dal perimetro dei Bastioni, a partire dalle stazioni più periferiche di Linate e San Cristoforo per arrivare a Tricolore a est e Solari a ovest. Il ritardo di dieci mesi dovuto allo stop dei cantieri in centro non dovrebbe provocare costi straordinari.
Fonte Corriere della Sera