Da il Sole 24Ore
A Venezia nei giorni della vernice della Biennale circolava il nome di David Chipperfield tra la rosa dei prescelti dalla Bocconi per firmare un nuovo tassello del campus universitario, ma a vincere il concorso è stato il direttore della Biennale 2010. Kazuyo Sejima con il socio Ryue Nishizawa hanno vinto il concorso indetto dall'ateneo milanese per riqualificare l'area dell'ex centrale del latte, acquisita da qualche anno dall'università con l'intento di ampliare le proprie strutture e realizzare un polo di servizi, ricettivi e sportivi, per gli studenti.
I giapponesi Sanaa (progettisti del Rolex Center di Losanna) hanno battuto altri colleghi internazionali come lo stesso Chipperfield, Thom Mayne, Rem Koolhaas, studi come Sauerbruch Hutton ed Embt Miralles Tagliabue, italiani come Massimiliano Fuksas, Cino Zucchi e Mario Cucinella. Tra gli invitati alla grande gara internazionale anche i francesi Odile Decq e Jean Nouvel (quest'ultimo secondo indiscrezioni non ha però presentato la sua proposta). Tra gli invitati, Sanaa è tra i pochissimi che a Milano (e l'unico in Italia) non ha ancora firmato un'architettura.
Quella della Bocconi è un'iniziativa rara, è committente privato che sceglie il concorso, che per di più ha richiamato i nomi più interessanti dell'architettura mondiale. Il concorso vinto da Sanaa arriva infatti a tre anni dall'apertura della sede firmata Grafton Architects tra viale Bligny e via Roentgen (progetto nato con un concorso del 2002). Anche questa volta, l'obiettivo è la rigenerazione di un ampio pezzo di città: l'ex centrale del latte dove il Comune lavora con l'ateneo perché si realizzi un intervento di trasformazione con ricadute positive sulla città.
L'area ex Centrale del Latte di Milano