Non ho mai tollerato chi imbratta le cose pubbliche, anzi meglio, non tollero affatto chi imbratta. Diciamo che forse nei posti giusti - muri di cinta senza storia, muri ciechi - questo tipo di street art può anche essere gradevole da vedere.
Trovare però imbrattati in modo scellerato i vagoni della metropolitana mi fa solo incazzare.
Prendo la metro ogni mattina e sempre più spesso mi capita di salire su treni esternamente (quando non anche internamente!) imbrattati dagli spray dei writer. Alzarsi presto e andare al lavoro non è già di per sé il massimo del piacevole; se per giunta uno deve salire su mezzi di trasporto conciati da schifo, al punto che tante volte a fatica si riesce a vedere attraverso i finestrini, la pesantezza del mattino feriale è garantita.
Fino a poco tempo fa questo problema non c'era a Milano e mi vantavo bonariamente con gli amici di Roma che invece vivevano questo problema da anni. La "globalizzazione cittadina" ha portato anche questo. L'estate scorsa, quella del 2011, ero a New York e devo dire che la subway di quella metropoli ha fatto molti passi avanti quanto a buone condizioni. L'ho trovata ordinata pulita e luccicante. Se vogliamo fare i fighi e imitare ciò che succede altrove, nelle città che fanno tendenza, cerchiamo allora di stare al passo coi tempi, cari e provincialotti graffitari italiani: a New York le metropolitane imbrattate non sono più di moda.
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