giovedì 18 ottobre 2012

L'agonia dei Navigli


Ora
Basterebbe poco...

Nessuno, ma proprio nessuno, sembra voglia curarsene. Eppure i Navigli sono l'unica anima antica che ci rimane di questa città, di una Milano che si è forse troppo proiettata verso il futuro e ha lasciato morire il suo magico passato, quello che si legge sui libri e che mi piacerebbe ritrovare ancora tra le vie e i canali di questo quartiere.
Due volte all'anno il Naviglio viene completamente svuotato ("Asciutta" è il nome di questa operazione) per poter intervenire con tutte le manutenzioni del caso. Proprio questi periodi dell'anno rivelano l'altra faccia dei nostri Navigli, quella veramente più agghiacciante, dove primeggiano abbandono e incuria. Non è la prima volta che mi capita di sentire persone che dicono di detestare i Navigli perché sono un posto triste, sporco, disordinato e caotico. Hanno ragione. Questo è anche uno dei luoghi più visitati dai turisti, sia di giorno sia di notte. Eppure, se uno si guarda in giro, vede tanto schifo: sporcizia, disordine, graffiti; gli argini del naviglio sono in sfascio totale; arbusti dappertutto, binari in disuso e troncati nel bel mezzo di una via, catrame spalmato ovunque. Io sono sicuro che se il Comune curasse un po' l'ordine di questa zona, anche i tag e l'incuria imperante scomparirebbero. Ma in tutti questi anni a nessuno è parso il caso di metter mano a tutto questo.

Qui di seguito lo scempio e la cancrena dei Navigli, Pavese e Grande.




In questo spazio, non si potevano piantare due alberi e un aiuola?




lo scempio delle tag




Le piante nate spontanee e i vasi







Ma che è? Un campo di zucche e patate?


















Le povere anatre che sguazzano nelle alghe





Alle fermate, lo spazio per sostare attendendo il trsm non c'è


Questo veicolo è parcheggiato lì da almeno 5 anni

Devo dire qualcosa?

Argini che crollano

Fosse tutto così

Vicino ai monumenti, non starebbe meglio un guardrail più compatibile?

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