venerdì 13 settembre 2013

Ho un sogno: far rivivere un po’ di antico Verziere in largo Augusto



 Largo Augusto come si presenta oggi è il risultato delle demolizioni e altri interventi pesanti operati negli anni Venti e Trenta del secolo scorso con l’obiettivo di trasformare Milano in una grande e moderna città.  Anticamente qui aveva sede il Verziere (o Verzée), uno dei luoghi più suggestivi di Milano, oggi persi per sempre. Una via alberata, con un parterre centrale che serviva come spazio per il mercato ortofrutticolo (Verziere da verdure), che si svolgeva ai piedi della Colonna detta appunto del Verziere, posta all'apice orientale della piazza. Si tratta di una delle pochissime colonne votive che punteggiavano Milano in epoca controriformistica, sopravvissute fino a noi. È un monumento manieristico-barocco in granito di Baveno, sovrastato da una statua di Cristo.


Il Verziere all'inizio del 1900


La Colonna fu iniziata nel 1580, come ex voto per la cessazione dell'epidemia di peste del 1577, ma solo nel 1673 fu completata con la collocazione alla sommità della statua di Cristo Redentore, scolpita da Giuseppe e Gian Battista Vismara su disegno di Francesco Maria Richini. Al progetto hanno lavorato successivamente gli architetti Giovanni Battista Lonato, Francesco Maria Richini ed Aurelio Trezzi. Non molti sanno che nel 1860 il basamento è stato trasformato in monumento per i cittadini morti eroicamente durante le Cinque Giornate di Milano: i loro nomi sono incisi su tavole di bronzo, su tre delle quattro facce.

Al Verziere, punto obbligato di incontri, traffici e persone, soleva recarsi il poeta milanese Carlo Porta per ascoltare la piacevole cadenza del dialetto dei verzeratt,  e proprio qui egli incontrò Ninetta, una delle protagonista popolane dei suoi versi.

Oggi la Colonna, unica vestigia superstite di quel caratteristico rione – punteggiato da orti, prati, canali e mulini - guarda il tratto di Via Larga chiamato ancora Verziere, ma che pare più un tratto di autostrada. Nel corso del tempo, infatti, alle sue spalle si è formata una sorta di piazza, così che ora il monumento si trova al centro di un incrocio stradale, con auto parcheggiate ovunque, anche dove non dovrebbero.

Purtroppo riportare in vita l'antico Verziere è impensabile, ma per dare nuova dignità alla Colonna e al Redentore lassù basterebbe poco. Si potrebbe preservare la parte centrale dello slargo, collocandovi un’aiuola. Mentre le auto potrebbero transitarvi attorno, ma senza sostare. Infine, due filari di alberi ai lati della via completerebbero il quadro del mio sogno, oltre a fornire un po’ di verde e di ossigeno alla zona. Così, con un intervento piuttosto semplice, si restituirebbe decoro e bellezza a Largo Augusto.





Come si presenta oggi questo luogo, alquanto anonimo e bruttino in una sequenza di foto che documentano lo stato di "abbandono" e poca considerazione per una piazza così centrale.















Ecco come la vedrei io in una sequenza di prima e dopo che mostra come cambierei Largo Augusto

Ora
Come potrebbe essere

Ora

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