Piazza Fontana-Beccaria, via Palestro, via Olona nei pressi del “Museo della Scienza”: per queste tre zone centrali di Milano, la Giunta di Palazzo Marino ha approvato oggi la delibera che risolve le criticità dei parcheggi ereditate dalle precedenti Amministrazioni e, senza oneri per il Comune oltre che nel rispetto dei pareri delle Soprintendenze, chiude i contenziosi con le società aggiudicatarie o promotrici: Parcheggi Italia Spa e Codelfa Spa. In tutte quelle aree, inserite in un tessuto urbano storico e di grande interesse archeologico, paesistico, ambientale, non saranno più realizzati i box sotterranei in project financing previsti una decina di anni fa dall’allora Sindaco e Commissario per il traffico e la mobilità Gabriele Albertini.
Contemporaneamente, con lo stesso provvedimento di Giunta, viene razionalizzato in un’ottica di spending review l’uso dei posti auto a disposizione di Palazzo Marino nel vicino parcheggio di piazza Meda, in concessione all’omonima società (Parcheggio piazza Meda Srl). Tre le novità rispetto alla convenzione siglata nel 2010 dalla precedente Amministrazione, che riservava alla politica ben 96 posti “ad personam”, di cui oltre il 70% mai utilizzato o utilizzato per pochissimi giorni, per un costo di oltre 115 mila euro all’anno per le casse pubbliche. Il nuovo accordo stabilisce invece il drastico taglio dei posti a disposizione (che passano da 96 a soli 27), la fine della loro “personalizzazione” e la loro completa gratuità, con conseguente azzeramento dei costi per Palazzo Marino. Ciononostante, la società concessionaria del parcheggio di piazza Meda continuerà a versare al Comune il canone annuo di 100 mila euro, soggetto a rivalutazione in base agli indici Istat.
“Mettiamo la parola fine ad alcune scelte impraticabili delle passate Amministrazioni, che ci hanno lasciato in eredità decine di situazioni fortemente critiche per la città e per i cittadini – ha spiegato la vice sindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris –. Superiamo i contenziosi legati a opere irrealizzabili, perché in contrasto con le caratteristiche archeologiche, ambientali e architettoniche del tessuto urbano: il tutto a costo zero per il Comune e in linea con le decisioni della Soprintendenza”.
“Questo nuovo accordo è un nuovo passo avanti nel riordino del piano parcheggi – ha spiegato De Cesaris – che contempera l’attenta tutela del territorio con le esigenze effettive di posti auto: da un lato cancelliamo le strutture irrealizzabili, dall’altro lato ottimizziamo l’utilizzo dei parcheggi esistenti allargandone le possibilità di uso pubblico e acceleriamo le opere possibili”.
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