sabato 1 febbraio 2014

Zona Santa Giulia - Questa volta si riparte...


Qui la scheda su Santa Giulia su Urbanfile - Tutti possono modificarla e integrarla

Milano Santa Giulia  ed Esselunga  hanno da poco depositato presso il Comune di Milano la nuova versione del Masterplan legato alla parte nord del progetto Milano Santa Giulia.
Questa presentazione rappresenta il primo passo per ricominciare l'iter che in 10 anni dovrebbe finalmente mettere la parola fine a questo progetto di cui si parla dal 2005 e che date alcune traversie giudiziarie vede completata solo la parte sud, con le residenze, la sede Sky (presto finita) e l'atteso Hotel NH.
Il nuovo progetto non prevede un aumento dell’edificazione residua, che sarà pari a circa 450.000 mq, ma prevede la modifica di alcune destinazioni d’uso, che nel contesto di oggi non sono più attuali. In particolare, è stata sostituita la precedente funzione pubblica Congressuale (qui era previsto il Centro Congressi, poi spostato a FieraMilanoCity) con il “Museo Tecnologico e dell’Innovazione per Bambini” che occuperà una superficie superiore a 10.000 mq, mentre un grande parco urbano rimarrà l’elemento di congiunzione tra i quartieri di Rogoredo Bonfadini / Ungheria.
Gli elementi di caratterizzazione della nuova identità dello sviluppo si declinano su alcuni passaggi chiave. Anzitutto la nuova Milano Santa Giulia sarà un “quartiere aperto”, dato che il nuovo Masterplan si basa sull’eterogeneità delle destinazioni come un valore e come un’opportunità sociale. Questo in una prospettiva di superamento dell’immagine del quartiere esclusivo, del precedente progetto, puntando oggi su un’immagine orientata all’apertura e all’integrazione sociale.


Il mix funzionale previsto dalla nuova proposta progettuale prevede la concentrazione delle funzioni terziarie e commerciali e di grande attrattività (quale l’Arena per gli spettacoli e le manifestazioni sportive) nella parte a nord dell’attuale quartiere di Rogoredo, nella zona più orientale dell’area di trasformazione, a diretto contatto con il sistema di accessibilità delle grandi arterie stradali.
La diffusione delle funzioni residenziali, quelle al servizio degli abitanti, sia pubbliche che di interesse generale e quelle legate al commercio di vicinato e il Museo Tecnologico e dell’Innovazione per Bambini saranno collocate nella parte centrale e occidentale dell’area di trasformazione, a diretto contatto con la città esistente (Via Bonfadini e Viale Ungheria), come elemento di continuità metropolitana e del grande parco urbano.
Gran parte dei piani terra degli edifici, soprattutto quelli posizionati direttamente fronte strada, saranno in grado di ospitare le funzioni al servizio del contesto urbano (piccolo commercio, esercizi di vicinato, servizi alla persona, attività per i giovani, start up, attività produttive non nocive, ecc.).

Nel nuovo Masterplan, Milano Santa Giulia è stato pensato come un quartiere innovativo e del futuro, puntando sull’integrazione di due dimensioni chiave: la sostenibilità e la smartness, raccordando cioè il tema dell’innovazione ai temi del “mainstream internazionale” (tecnologia, connettività, semplificazione,) e il benessere. Per questo il nuovo progetto di Milano Santa Giulia è stato iscritto, primo in Italia, al protocollo LEED, Neighborhood Development (LEED ND), che misura la qualità della vita.
L’intimità delle piazze, le strade a misura di uomo e la vivibilità del tessuto urbano si combinano con un sistema sostenibile di utilizzo delle risorse naturali e delle strutture, già rivolto verso un’urbanistica intelligente, dato chel’aggiunta di efficienza permette di creare socialità.

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