“La piena collaborazione tra il Comune di Milano e la partecipata MM – dichiara l’assessore Rozza – ha assicurato alla città di Milano, ai turisti, ai visitatori e ai tassisti la piena accessibilità al sito di Expo attraverso una nuova strada con un percorso di qualità, diretto e veloce. La realizzazione di quest’opera non è stata facile, in quanto abbiamo messo a dura prova un quartiere con il quale si è aperto un confronto in Consiglio di Zona 8: i frutti di questo confronto sono importanti opere di compensazione, come il parco e il complesso sportivo. Ringrazio i cittadini per la pazienza dimostrata, i lavoratori del Comune di Milano, di MM e delle aziende che hanno lavorato senza sosta per raggiungere questo importante risultato”.
“Anche per quest’opera così importante MM è soddisfatta di essere stata tra i protagonisti assieme all’Amministrazione comunale tramite i propri progettisti e tecnici”, ha dichiarato Stefano Cetti, Direttore Generale di MM SpA. “La Zara-Expo può senz’altro essere definita un’opera all’avanguardia sotto tutti i profili tecnici, progettuali e realizzativi e pertanto ringrazio tutti i colleghi che, fin dall’inizio, si sono impegnati con grande sacrificio e che oggi vedono concretizzarsi l’obbiettivo”.
"Per noi il taglio del nastro di questa mattina rappresenta qualcosa di più che la nuova strada verso Expo – ha dichiarato Simone Zambelli, presidente del Consiglio di Zona 8 - : è l'inizio di un percorso che porterà un nuovo campo sportivo in via Aldini, un nuovo parco a Quarto Oggiaro, un nuovo ordinamento complessivo del traffico in largo Boccioni e nuovi orti urbani per gli anziani e le famiglie del quartiere. Questo è stato reso possibile grazie al lavoro comune fatto tra Consiglio di Zona 8, assessorato ai Lavori Pubblici e cittadinanza".
La Zara-Expo è lunga 2,2 chilometri, parte da via Eritrea e arriva alla porta Est del sito espositivo. La prima parte della strada è realizzata in galleria per minimizzare l’impatto sul quartiere storico di Quarto Oggiaro: si tratta di 600 metri di galleria, costruiti a cielo aperto con sistemi di paratie e tiranti, con due corsie per senso di marcia. L’opera è caratterizzata da luci a Led di ultima generazione, illuminazione di sicurezza e pavimentazione fonoassorbente su tutta la tratta per ridurre l’impatto acustico del traffico. E’ stato, inoltre, realizzato un rivestimento fotocatalitico e fonoassorbente sul tratto della galleria non coperto.
Al termine della galleria, tramite un sistema di tre rotatorie a raso si percorre il tratto di via Stephenson fino alla porta Est di Expo. Tutti gli incroci e le rotatorie sono arricchite da interventi di verde e arredo urbano.
Per quanto riguarda le opere di compensazione, tra via Fabrizi e via Eritrea è prevista la creazione di un parco di 16 mila mq con parcheggio limitrofo oltre a uno spazio adibito a orti urbani. Il nuovo parco, dotato di percorsi ciclopedonali, costituirà anche un nuovo collegamento da via Aldini alla fermata Certosa del passante ferroviario.
Nella zona tra largo Boccioni e via Fabrizi sarà realizzato un nuovo centro sportivo con due nuovi campi da calcio sintetici, di cui uno per il calcetto, oltre alle strutture di servizio come le tribune, gli spogliatoi e il bar. Entrambe le opere di compensazione saranno completate entro l’anno.
Entro luglio, infine, sarà attivato anche l’ulteriore collegamento tra Cascina Merlata e la porta est di Expo, realizzata attraverso il sottopasso ferroviario.
I lavori sono durati circa 21 mesi e hanno impegnato in media ogni giorno 160 persone. L’intervento è stato diviso in due lotti per una spesa complessiva di circa 72 milioni di euro.