Dopo 10 anni forse ci siamo, incredibile ma vero. Infatti sono iniziati nuovamente i lavori per la trasformazione degli spazi in un centro polifunzionale con attività commerciali, alberghiere, produttive e per il tempo libero. In parte già realizzati in alcune sue parti, il progetto non era mai stato completato.
L’area di 30.000 mq, che sin dagli anni ‘30 ha accolto le attività dell’azienda aeronautica Caproni, è quasi interamente coperta da edifici industriali in mattoni. Il carattere architettonico originario è rimasto conservato, insieme ad una preziosa rete viaria interna e perimetrale. Il progetto prevede un “quartiere” moderno e fruibile dagli utenti e dal pubblico, la cui qualità è il risultato di un grande equilibrio tra memoria e modernità. Hangar e padiglioni storici, insieme a tre nuovi edifici e agli spazi esterni risistemati, realizzano un comparto unitario. Tra i capannoni il più grande è l’Hangar con una campata strutturale di quasi 40 metri, dimensione necessaria per il montaggio degli aerei Caproni, che può diventare uno spazio polifunzionale di circa 7.800 mq. I nuovi edifici, tre volumi semplici e lineari che individuano l’area dalla distanza, accostano alle cortine in mattoni forme geometriche pure, la cui doppia pelle di vetro è di elementi trasparenti e traslucidi. L’albergo, l’edificio più alto, si sviluppa su 10 piani, mentre altre due torri di 8 piani ospitano i residence. Il fronte su via Mecenate è costituito da una galleria vetrata con attività commerciali, la cui trasparenza "svela" i capannoni originari. Con le nuove funzioni, la strada interna diventa una via urbana pedonale con al centro una piazza coperta, costituita da una tettoia preesistente, che guida all’albergo.
Il nuovo quartiere è quindi permeabile rispetto alla città con percorsi e attraversamenti longitudinali e trasversali, tutti pedonali, che si snodano attraverso le nuove attività e gli spazi alberati. Sotto i principali edifici e sotto la strada interna sono previsti parcheggi interrati, accessibili alle auto dalle strade perimetrali e collegati al sistema di percorsi pedonali.
Foto Francesco Vigotti