mercoledì 17 dicembre 2014

Servizi Comunali: la battaglia contro gli imbrattamuri avrà un arma, anzi, due

Il Comune acquisterà due macchine per rimuovere i graffiti dai muri e le affiderà ai tecnici del Nucleo intervento rapido (Nuir). Sarà una squadra per gli interventi d’emergenza, e servirà per cancellare principalmente scritte ingiuriose, di propaganda di qualsiasi tipo, razziste e di minaccia, mantenere integre le pareti sulle quali gli imbrattamenti sono stati già rimossi.

L'obiettivo è quello di presentare una città più pulita per l’apertura dell’Esposizione universale. Il criterio di base lo spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza: «Cancelliamo le scritte, aiutiamo i cittadini che salvaguardano gli spazi pubblici, perseguiamo vandali e imbrattatori. Ma sosteniamo anche la street art e i progetti che possano abbellire Milano. La battaglia contro i graffiti vandalici va affrontata su più livelli». 

Entro la fine dell’anno sarà pronta (almeno in bozza) la delibera che assegnerà alla street art almeno 100 nuovi spazi. Spazi comunali, tra cui tutti i sottopassi, ai quali potrebbero aggiungersi ulteriori muri, concessi dalle Ferrovie e da altre aziende: le trattative per allargare il progetto «muri liberi» sono in corso. Ed è aperto anche un’altro tavolo, quello che dovrebbe trasformare via Stephenson, la strada di accesso a Expo. Palazzo Marino spera di chiudere un accordo con la società che ha in mano l’Esposizione per coinvolgere l’accademia di Brera o le scuole d’arte e portare disegni e colori (probabilmente su pannelli) in quella zona di collegamento.
Tutti i capitoli di questa nuova campagna del Comune ruotano intorno alla delibera già approvata a Palazzo Marino e che a breve sarà finanziata con un milione e mezzo di euro. I fondi serviranno per aprire un bando per la pulizia di spazi comunali. Il Comune è però cosciente che gli interventi non basteranno. E quindi punta molto sulla collaborazione con comitati, enti, cittadini. «In queste settimane sto personalmente incontrando molti direttori scolastici - spiega l’assessore Rozza - per proporre percorsi che coinvolgano studenti e insegnanti».
Fonte Corriere della Sera.







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