“Continua l’opera di recupero e restauro del bello che esiste nei quartieri cosiddetti periferici di Milano. Faccio appello affinché la fontana e il monumento non siano oggetto di vandalismi: sono un patrimonio di tutti e la loro tutela richiede l’impegno di risorse pubbliche. Ringrazio, infine, i tecnici dell’Arredo urbano per il lavoro svolto”, lo dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza.
La statua è stata installata nella piazza nel 1990. L'intervento di restauro ha previsto il recupero dell'originaria patinatura del bronzo, in buona parte persa nel corso degli anni, riproposta con le medesime tecniche utilizzate negli anni '90 da Mitoraj. Inoltre, per dare completezza esecutiva all'opera, sono stati introdotti alcuni accorgimenti edili ed impiantistici allo scopo di rimodernare la fontana nel suo complesso.
In particolare l'opera è stata restaurata con la realizzazione di un basamento lapideo sottostante – con granito rosa al pari del bordo vasca – che ha sostituito il precedente supporto realizzato semplicemente in calcestruzzo. Una novità che conferisce al monumento importanza e un inserimento più adeguato al contesto.
Il nuovo basamento è concepito per un’eventuale installazione futura di fari LED al posto dell'attuale impianto dismesso a causa dei continui atti vandalici. Per quanto riguarda la vasca sono stati implementati i sistemi di filtraggio della fontana in modo tale da fermare il più possibile i rifiuti che possono in qualche misura danneggiare le parti impiantistiche.
E’ stato inoltre migliorato il gioco d'acqua attorno al monumento e sono state eseguite tutte le opere necessarie al recupero del bordo vasca in granito rosa, compresa la sigillatura finale di tutti i giunti.
Mitoraj è nato nel 1944 in Polonia. Nel 1968 si è trasferito a Parigi, per continuare i suoi studi artistici. Poco dopo rimase affascinato dall'arte e dalla cultura Latino-Americane e decise di passare un anno dipingendo e viaggiando in Messico. Questa esperienza lo avvicinò alla scultura. Dopo aver lavorato con terracotta e bronzo, a seguito di un viaggio a Carrara nel 1979, decise di passare alla lavorazione del marmo. E’ morto nel 2014.