martedì 17 febbraio 2015

Zona Sant'Ambrogio - Di fronte all’indifferenza, tutto può scomparire

L’Arch. Giovanni Muzio, tra il 1929 e il 1949, realizza l’intero complesso dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel 1937 realizzerà due nuove aule, sovrapposte, su un lotto di forma triangolare. Le più vaste del complesso. A differenza di tutti gli altri suoi interventi, lo stile che decide di adottare è quello “internazionale”. La particolare figura dell'area ha suggerito la pianta a iperbole, che risponde alla più favorevole distribuzione del pubblico, nei riguardi della visibilità e dell'acustica. Una finestra continua illumina l'aula superiore. Era uno dei pochi esempi rimasto ancora inalterato o quasi, visto che era stata già aggiunta una scala esterna esteticamente brutta.

Passando all'interno dell’Università, abbiamo notato con molta tristezza gli interventi che hanno eseguito sulle Aule Paraboliche, i lavori appaiono molto "pesanti" e sembra riguardino un adeguamento per portare a norma dei Vigili del Fuoco le aule interne. Infatti all'esterno è stata istallata una doppia scala in metallo rivestendo anche parte della parete con una griglia metallica.

Ci chiediamo come sia stato possibile realizzare un lavoro così grossolano, alterando completamente l’immagine dell’edificio, ora sembra un retro di un palazzo e non più una facciata curvilinea. Non si poteva fare in altro modo? Come sia stato possibile che la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici lo abbia permesso senza tutelarlo? La purezza del disegno che si vede nelle foto antiche è oramai compromessa per sempre come si può vedere nelle foto recenti che parlano da sole.

La nostra storia in questo modo scompare.


Sant'Ambrogio Università Sacro Cuore e l'aula di Muzio al centro 















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