I pannelli solari non hanno ancora sviluppato la loro potenzialità architettonica. Si adagiano sul suolo, si aggrappano ai tetti ben orientati, si sovrappongono alla città e al territorio senza dialogo. The Roof affronta il tema di adeguamento ambientale e tecnologico della città esistente.
Il primo esperimento di applicazione di The Roof è su un brano dell’area di via Tortona a Milano. Pressata dalla ferrovia, abbandonata dall’industria pesante che ne ha caratterizzato la storia e il paesaggio, da oltre vent’anni, in via Tortona è emersa una nuova economia.
Al lavoro industriale e alla produzione artigianale, si è avvicendato un sistema di offerta di spazi espositivi, temporary store, forme miste di casa-lavoro. Questo avvicendamento ha dato nuova vita a capannoni e sheds, ai piazzali di carico e scarico, alle doppie e triple altezze un tempo abitate da grandi macchine. Come spesso succede, le nuove forme di economia della conoscenza producono dinamiche che possono adattarsi e mimetizzarsi nel tessuto della città esistente.
Di fronte alla ormai sempre piu condivisa necessità di autonomia energetica, di riduzione dei consumi e degli sprechi, di nuove forme di razionalità nell’uso delle risorse rinnovabili, sembra d’obbligo interrogarsi sulle possibili soluzioni offerte da realtà spaziali come zona Tortona. Il sistema di pannelli prescelto per questa soluzione è quello a tubi solari con celle cilindriche.
I tubi sono affiancati con un passo che permette di lasciare passare aria e luce, creando a terra un interessante trama di ombre. La struttura che sorregge la nuova copertura si posa al suolo su lunghi pilastri ed è indipendente dalle strutture dei singoli edifici esistenti. La rendita solare consentirà di pagare le spese di installazione, di contribuire alla costruzione di The Roof e, infine, di garantire un utile che sarà reinvestito nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici.
Barreca & La Varra
