La De Angeli-Frua è stata un’azienda tessile italiana nata nel 1896 dall’unione delle fabbriche (cotonifici e stamperie) di Ernesto De Angeli e Giuseppe Frua.
Il 21 luglio 1920 la Società De Angeli-Frua si accorda col Comune per cedergli aree di sua proprietà, nel quartiere della Maddalena attraversato dal fiume Olona. Unica richiesta fu quella di lasciare alla società uno spazio di 240 mq sul quale innalzare la fontana monumentale; all'articolo 5 di detto contratto si precisa che le spese di costruzione saranno a carico della De Angeli mentre per la manutenzione se ne dovrà occupare il Comune.
Intanto lo scultore Egidio Buoninsegna realizza la fontana (e la statua del lavoratore lì vicino, all'ingresso della demolita scuola materna), che viene inaugurata il 23 luglio 1921.
Non succede nulla per quarant'anni, finché, nel 1962, viene deciso il passaggio della metropolitana e quindi che la fontana sarà spostata temporaneamente altrove.
Lo smontaggio e la numerazione dei componenti è affidato all'impresa Brugnatelli-Lanfranconi che, pare, li trasportino presso dei magazzini comunali in via Zamagna.
Il mistero comincia quasi subito, giacché all'istanza presentata dalla DeAngeli-Frua nel settembre '62 per conoscere nel dettaglio i tempi di ripristino del monumento, il Comune non risponderà mai.
Nella richiesta viene inoltre precisata l'intenzione di volervi apporre il terzo medaglione di bronzo, raffigurante Giuseppe Frua, insieme a quelli già presenti di De Angeli e Cantoni.
Segue oblio quarantennale, senza che nessuno sappia o dica nulla della sparita.
Nel 2004 un cittadino interessato, Eddo Confortini, interpella l'allora Vice Sindaco De Corato sulla faccenda, e questi attiva tale Dr. Cazzani dell'Ufficio Pianificazione Urbana perchè tenti di capirci qualcosa.
Non si approda a nulla, se non appurare che l'area sulla quale i pezzi erano stoccati in via Zamagna sarebbe poi stata occupata dal cantiere dell'asilo nido e che quindi qualcuno li avrebbe spostati altrove per liberare l'area. Da allora, nonostante l'interessamento del figlio dell'artista, Pierluigi Boninsegna, supportato da una serie di articoli pubblicati dal mensile "il diciotto", non s'è potuto saperne più nulla.
Nonostante oramai più di due anni fa la piazza sia stata sottoposta ad un rifacimento totale di arredo urbano. Forse la fontana si trova in qualche magazzino del Comune, come molte altre cose, oppure sarà stata distrutta? Rimane il mistero.
Ci riproviamo anche noi di Urbanfile a riportare in vita questo "caso" già menzionato da "Il-Diciotto" e mai risolto.
Non succede nulla per quarant'anni, finché, nel 1962, viene deciso il passaggio della metropolitana e quindi che la fontana sarà spostata temporaneamente altrove.
Lo smontaggio e la numerazione dei componenti è affidato all'impresa Brugnatelli-Lanfranconi che, pare, li trasportino presso dei magazzini comunali in via Zamagna.
Il mistero comincia quasi subito, giacché all'istanza presentata dalla DeAngeli-Frua nel settembre '62 per conoscere nel dettaglio i tempi di ripristino del monumento, il Comune non risponderà mai.
Nella richiesta viene inoltre precisata l'intenzione di volervi apporre il terzo medaglione di bronzo, raffigurante Giuseppe Frua, insieme a quelli già presenti di De Angeli e Cantoni.
Segue oblio quarantennale, senza che nessuno sappia o dica nulla della sparita.
Nel 2004 un cittadino interessato, Eddo Confortini, interpella l'allora Vice Sindaco De Corato sulla faccenda, e questi attiva tale Dr. Cazzani dell'Ufficio Pianificazione Urbana perchè tenti di capirci qualcosa.
Non si approda a nulla, se non appurare che l'area sulla quale i pezzi erano stoccati in via Zamagna sarebbe poi stata occupata dal cantiere dell'asilo nido e che quindi qualcuno li avrebbe spostati altrove per liberare l'area. Da allora, nonostante l'interessamento del figlio dell'artista, Pierluigi Boninsegna, supportato da una serie di articoli pubblicati dal mensile "il diciotto", non s'è potuto saperne più nulla.
Nonostante oramai più di due anni fa la piazza sia stata sottoposta ad un rifacimento totale di arredo urbano. Forse la fontana si trova in qualche magazzino del Comune, come molte altre cose, oppure sarà stata distrutta? Rimane il mistero.
Ci riproviamo anche noi di Urbanfile a riportare in vita questo "caso" già menzionato da "Il-Diciotto" e mai risolto.