Da domenica 9 maggio 2013 il
Princi in piazza 25 Aprile chiuderà temporaneamente per ristrutturazione. Accogliamo la notizia lietamente: Princi ne aveva veramente bisogno, stava cominciando a sentire il colpo degli avversari delle vicinanze (il nuovo California Bakery in Corso Como, QB in viale Pasubio, Pattini in Corso Garibaldi, Pandenus e Panarello in Largo La Foppa, e probabilmente anche l'imminente arrivo di Eataly frontalmente rende le trincee più calde) e di certo il locale interno non brillava per comodità, charme o praticità: quasi ovunque (dai pareri di corridoio ai commenti su Foursquare e Tripadvisor) si lamenta la carenza di posti sedere (pochi seggiolini alti e scomodi, e troppo attaccati al pietrozzo), ma anche di tavoli (ci sono solo sorte di "pietrozzi"). Questo stile un po' spartano, un po' primitivo, molto minimal-giurassico, poteva funzionare anni fa. Ora però sono arrivate alternative molto comode e se Princi non vuole restare indietro deve adattarsi. Magari espandendosi nei locali (vuoti ormai da due anni) dell'ex-Panizzeria, direttamente contigui nei successivi numeri civici di viale Pasubio.
Speriamo ad ogni modo che riapra presto e in una veste sorprendente. Il nuovo snodo di Garibaldi e Corso Como ha bisogno di Princi. E della sua tana calda nelle notti della movida milanese. E delle sue colazioni al suono di musica classica e delle luci che filtrano lungo le due pareti vetrate. Princi simboleggia veramente qualcosa (nel bene e nel male). E' ormai un'icona degli anni Dieci di Milano.
