Le foto qui sopra dimostrano ampiamente quanto una delle aree più ricche di storia della nostra città sia purtroppo terribilmente trascurata. Qui sorgeva la Porta Ticinensis delle mura romane e c'era persino un ponticello che scavalcava il Nirone, ruscello oggi sparito; da qui partiva la strada che collegava Mediolanum con il Ticino e con Pavia; sempre qui nel mezzo del crocicchio nel 1577 San Carlo fece porre la croce di San Materno, per consentire ai malati di peste di seguire dalle proprie case la messa che vi si celebrava. Nel 1658 venne aggiunta una colonna sormontata da due angeli recanti una croce e la dedica venne estesa a S. Carlo. Nel 1786 venne rimossa per motivi di viabilità.
Nulla di tutto ciò è sopravvissuto al tempo. Poi è arrivata la Guerra, quindi le brame speculative e poi ancora il cattivo gusto, che hanno reso questo luogo un crocevia brutto e senza forma. Di vero e originale è rimasto solo il nome: Carrobbio.
Dietro ad un mediocre edificio di discutibile bellezza architettonica, nascosta quasi a tutti, specie a chi è distratto o di frettoloso passaggio, c'è la straordinaria torre millenaria delle antiche mura romane.
Tempo fa, con l'aiuto di Photoshop, avevo dato una sistematina alla piazza come, secondo me, avrebbe potuto essere trasformata per essere più bella. L'edificio bianco che nasconde la torre romana lo abbatterei senza pietà, così da rendere questo frammento di storia antica di nuovo visibile al mondo, sia quello attento sia quello distratto. Sulla parete cieca del palazzo che fa angolo con Via del Torchio, riprodurrei un graffito che illustrasse la torre come si presentava all'origine. Con l'ausilio di piante, magari dei bei pioppi, nasconderei i palazzi moderni e renderei la piazza più armoniosa.
E come mi piacerebbe venisse trasformato |
Qui di seguito come poteva presentarsi la città di Mediolanum e la Porta Ticinensis e il Carrobbio
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La torre romana nascosta