Fu realizzata tra il 1607 ed il 1630 su progetto di Francesco Maria Richini, che realizzò il primo edificio pienamente barocco di Milano, ritenendo il Manierismo accademico in voga sino ad allora oramai obsoleto.
Chiesa molto più antica, il Richini venen incaricato per il rifacimento, in uno spazio di ristrette dimensioni, introdusse una pianta combinata, composta da due spazi centrali: l'aula e il coro. Nell'aula, maggiormente articolata, la forma ottagonale a lati ineguali risulta dal taglio in diagonale dello snodo dei pilastri angolari, rinforzati dalle coppie di colonne di ordine gigante, intervallate da passaggi e coretti; l'impianto centrale dell'aula è in rapporto con il primo progetto del Tibaldi per il San Fedele di Milano, cui si collega anche per l'impiego dell'ordine gigante, ma la scelta della copertura a cupola anziché a vela mostra la volontà del Richino di allinearsi con le tendenze emergenti del primo Seicento romano, mentre "nel segno della tradizione lombarda" è il tiburio ottagono che racchiude esternamente la cupola.
L'attenzione ai modelli romani è manifesta anche nella facciata a due ordini, notevole è l'effetto plastico della facciata, decorata per mezzo di una serie di edicole sovrapposte con statue di fattura ottocentescha.Al San Giuseppe va dunque pienamente riconosciuto il "valore di exemplum precorritore del Barocco".
Se questa chiesa fosse stata a Roma o in altre città sicuramente avrebbe ottenuto più attenzione, qui, a MIlano pare invece non importi nulla, come il non poter effettuare foto (l'ultima volta che ci entrai mi venne intimato di non fare foto, ne con flash ne senza), oggi grande strumento di divulgazione. Per non menzionare il fatto che questa graziosissima chiesa sia sempre chiusa, impedendone la visione a chiunque.
Soppresso nel 1784 il Luogo Pio di San Giuseppe nell'ambito delle riforme giuseppine, la chiesa venne chiusa al culto fino al 1809, quando venne riaperta quale sussidiaria della vicina parrocchia di Santa Maria del Carmine.
Acquistata nel 1878 dalla Cassa di Risparmio delle Province Lombarde, la cui prima sede, la storica "Ca' de Sass" era stata edificata in prossimità da Giuseppe Balzaretto fra il 1868 e il 1872, la chiesa di San Giuseppe è riuscita a mantenere integro il suo volto seicentesco, tanto nell'architettura quanto nel corredo pittorico: una circostanza tanto più fortunata, in quanto essa rappresenta a Milano una delle pochissime testimonianze superstiti dell'architettura religiosa del Richino, alla cui sopravvivenza - al di là delle distruzioni belliche - ha nuociuto a lungo la scarsa considerazione critica nei confronti dell'architettura lombarda del Seicento.
Uso attuale: intero bene: spazio di rappresentanza
Fonte Lombardia Beni Culturali