La Soprintendenza vuole che sia alzata una cancellata attorno al monumento per proteggerlo dagli atti vandalici, approfittando del fatto che ora l'arco è in fase di "ritocco" dopo che alcuni pezzi di marmo si sono staccati qualche mese fa. La soluzione dalla Soprintendenza è un cancello in ferro battuto di due metri e venti d'altezza che cinga l'arco: l'appalto è stato assegnato, l'impresa è pronta e l'area da recintare, ai margini dell'aiuola verde, è proprietà dello Stato. In teoria, per posare la cancellata nella piazza, la Soprintendenza non ha neppure bisogno di chiedere il permesso al Comune.
«Isolare l'Arco della Pace significa sottrarlo alla città», per questo lo staff del sindaco e gli assessorati alla Cultura e al Verde non vogliono rinchiudere la porta del Cagnola.
Io sono d'accordo col Comune. Perché dobbiamo arrenderci sempre ai soliti quattro vandali? Inaspriamo le sanzioni per ogni tipo di vandalismo, ci vogliono pene più severe per chi rompe o imbratta!
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