P.I.I.
“Parri - parco dei Fontanili”
Tra Bisceglie M1 e Baggio si sviluppa la zona del Parco dei Fontanili.
Si tratta di un territorio che costituiva fino a qualche tempo fa una delle poche, ultime aree ancora libere e aperte, di grandi dimensioni all’interno della città.
In un passato recente era solcata da numerosi fontanili (cioè corsi d’acqua da risorgive scaturenti dalla falda sotterranea, tipiche del paesaggio agrario della pianura lombarda, che permettevano di avere acqua per irrigare i campi a una temperatura, costante tutto l’anno, tra i 9°C e i 12°C) e ricche di vegetazione, conservandone ancora in parte i peculiari aspetti di un tempo, rimasti nella memoria degli abitanti della zona.
Comprende anche la cascina Cassinazza (oggi ridotta a un rudere), che in passato gestiva le attività agricole dell’area. Cascina forse destinata ad essere demolita anziché restaurata come da progetto iniziale, ma se aspettano ancora un po' non servirà l'intervento umano per la sua cancellazione.
Il Programma Integrato di Intervento (P.I.I.) che riguarda quest’area è nato negli anni Ottanta per forte volontà dei cittadini della zona e avrebbe dovuto dare a Milano uno spazio fruibile di vita all’aperto e permettere (collegandosi verso nord al Parco delle Cave mediante il parco sul deviatore dell'Olona e verso sud al parco Blu e poi ai parchi previsti e realizzati intorno a via Bisceglie e via Lorenteggio, fino ad arrivare al Naviglio Grande) la conformazione di un complesso ma fondamentale e strategico sistema di cintura di tutte le grandi aree verdi della fascia ovest di Milano, con tanto di itinerario ciclo-pedonale di connessione.
Comprende anche la cascina Cassinazza (oggi ridotta a un rudere), che in passato gestiva le attività agricole dell’area. Cascina forse destinata ad essere demolita anziché restaurata come da progetto iniziale, ma se aspettano ancora un po' non servirà l'intervento umano per la sua cancellazione.
Il Programma Integrato di Intervento (P.I.I.) che riguarda quest’area è nato negli anni Ottanta per forte volontà dei cittadini della zona e avrebbe dovuto dare a Milano uno spazio fruibile di vita all’aperto e permettere (collegandosi verso nord al Parco delle Cave mediante il parco sul deviatore dell'Olona e verso sud al parco Blu e poi ai parchi previsti e realizzati intorno a via Bisceglie e via Lorenteggio, fino ad arrivare al Naviglio Grande) la conformazione di un complesso ma fondamentale e strategico sistema di cintura di tutte le grandi aree verdi della fascia ovest di Milano, con tanto di itinerario ciclo-pedonale di connessione.
Il Programma riguarda un’area urbana di notevole rilevanza (circa 673.000 m2) ed ha subito svariate modifiche nel corso degli anni che, probabilmente, ne hanno snaturato l’iniziale progetto più vivibile e sostenibile, come sostiene Andrea Giorcelli Consigliere della Zona 7.
Per approfondimenti consultare il sito di www.andreagiorcelli.it