Mentre la nuova torre di CityLife, lo Storto, ha raggiunto l'undicesimo piano, da qualche giorno sono stati applicati ai primi due piani, i primi vetri che rivestiranno la torre Hadid per intero. Nel frattempo la piazza Tre Torri sta prendendo forma e operai la stanno approntando anche per una prossima apertura, visto che sarà inaugurata tra pochi mesi anche la stazione della M5-Tre Torri.
Le prime tre foto sono di MilanoPanoramica
mercoledì 30 settembre 2015
Zona Guastalla - La Sinagoga Centrale
Qualche domenica fa siamo stati all'interno della Sinagoga centrale di Milano, quasi sempre chiusa come accade sempre per i luoghi di culto ebraici, visto che vengono aperti solo per le funzioni o in rarissime occasioni. L'edificio, in origine ottocentesco, di originale ha solo la facciata, mentre l'interno è stato ricostruito negli anni Cinquanta dopo le devastazioni belliche.
La storica facciata del Tempio Centrale |
La storica facciata del Tempio Centrale |
La storica facciata del Tempio Centrale |
I giardini della Guastalla, dove si affaccia il Tempio |
Nell'Ottocento, nella sempre più popolosa Milano, anche la comunità ebraica cresceva (originariamente gli ebrei a Milano erano pochissimi). Naturalmente non bastava più il vecchio luogo di culto che si trovava nel piccolo oratorio di via Stampa 4. Così si decise di erigere una nuova struttura che accogliesse la crescente comunità e che ne rappresentasse degnamente cultura e storia.
Venne scelto un lotto nel nuovo quartiere che stava sorgendo lungo via della Guastalla. Il progetto fu affidato all'architetto Luca Beltrami, che all'epoca era uno dei più rinomati e che già stava lavorando per alcuni palazzi in piazza della Scala e al Castello Sforzesco. L'inaugurazione, cui la stampa locale diede ampia risonanza, avvenne il 28 settembre 1892 con grande concorso di folla, alla presenza delle principali autorità cittadine.
Beltrami disegnò un edificio a tre navate in stile basilicale. Una possente facciata (facciata tutt'ora esistente), realizzata leggermente arretrata e separata dalla strada da una cancellata, è impreziosita da mosaici azzurro e oro. La facciata ha un disegno neo-romanico-bizantino-rinascimentale tripartito e le due ali laterali, più basse, presentano finestre ad arco decorate. Mentre al centro si trova il grande portale affiancato da lesene con capitello e sormontato da un grande arco che giunge ad includere le tre finestre al piano superiore e termina in alto con l'immagine scolpita delle tavole della legge. L'interno, formato da una grande aula, era circondato su tre lati da un loggiato a matroneo. Sui due lati lunghi le balconate erano suddivise da tre archi con colonne, mentre nella controfacciata si trovava una semplice balconata. Nell'abside si trovava l'altare che conteneva il sacro testo. Il soffitto era in legno a cassettoni con piccole cupolette al centro.
La Sinagoga venne distrutta gravemente durante un bombardamento del 1943, da spezzoni incendiari che colpirono inizialmente il tetto distruggendo completamente l'interno. Si salvò come abbiamo già detto solo la facciata.
Nel dopoguerra si pensò alla riccostruzione e vennero incaricati due architetti, Manfredo Morpurgo e Eugenio Gentili Tedeschi. Restaurarono la superstite facciata e la inglobarono nel nuovo edificio. Costruirono l'interno in modo moderno con una cupoletta a pianta rettangolare. Sulle pareti furono aperti ventiquattro finestroni, alti e stretti, ad illuminare la sala.
L'edificio è caratterizzato dalla grande sala di preghiera, l'altare al centro e da una balconata superiore. Nell'interrato si trova un moderno auditorium (intitolato a Giancarlo Jarach) e un piccolo oratorio (i cui arredi provengono dall'antica sinagoga di Sermide).
Successivamente, nel 1997, il Tempio venne profondamente trasformato e ridisegnato internamente da Piero Pinto e Giancarlo Alhadeff. Nuovi finestrino sono stati aperti sui due lati principali ed è stato rialzato nella parte del matroneo. Eliminati i lampadari degli anni Cinquanta, una più moderna illuminazione arricchita dai colori oro, rosso bianco e beige rendono l'ambiente più luminoso. Elemento che ha caratterizzato maggiormente quest'intervento è la realizzazione di ventitré finestre multicolori disegnate dall’artista newyorkese Roger Selden, le quali offrono un fantasioso collage di simboli ebraici.
Disegni del Beltrami |
Disegni del Beltrami |
Disegni del Beltrami |
Disegni del Beltrami |
Disegni del Beltrami |
Disegni del Beltrami |
Venne scelto un lotto nel nuovo quartiere che stava sorgendo lungo via della Guastalla. Il progetto fu affidato all'architetto Luca Beltrami, che all'epoca era uno dei più rinomati e che già stava lavorando per alcuni palazzi in piazza della Scala e al Castello Sforzesco. L'inaugurazione, cui la stampa locale diede ampia risonanza, avvenne il 28 settembre 1892 con grande concorso di folla, alla presenza delle principali autorità cittadine.
Come si presentava il tempio prima dei bombardamenti |
Come si presentava il tempio prima dei bombardamenti |
Come si presentava il tempio prima dei bombardamenti |
Beltrami disegnò un edificio a tre navate in stile basilicale. Una possente facciata (facciata tutt'ora esistente), realizzata leggermente arretrata e separata dalla strada da una cancellata, è impreziosita da mosaici azzurro e oro. La facciata ha un disegno neo-romanico-bizantino-rinascimentale tripartito e le due ali laterali, più basse, presentano finestre ad arco decorate. Mentre al centro si trova il grande portale affiancato da lesene con capitello e sormontato da un grande arco che giunge ad includere le tre finestre al piano superiore e termina in alto con l'immagine scolpita delle tavole della legge. L'interno, formato da una grande aula, era circondato su tre lati da un loggiato a matroneo. Sui due lati lunghi le balconate erano suddivise da tre archi con colonne, mentre nella controfacciata si trovava una semplice balconata. Nell'abside si trovava l'altare che conteneva il sacro testo. Il soffitto era in legno a cassettoni con piccole cupolette al centro.
Foto Andrea Jarach - 1941 |
Nel dopoguerra si pensò alla riccostruzione e vennero incaricati due architetti, Manfredo Morpurgo e Eugenio Gentili Tedeschi. Restaurarono la superstite facciata e la inglobarono nel nuovo edificio. Costruirono l'interno in modo moderno con una cupoletta a pianta rettangolare. Sulle pareti furono aperti ventiquattro finestroni, alti e stretti, ad illuminare la sala.
L'edificio è caratterizzato dalla grande sala di preghiera, l'altare al centro e da una balconata superiore. Nell'interrato si trova un moderno auditorium (intitolato a Giancarlo Jarach) e un piccolo oratorio (i cui arredi provengono dall'antica sinagoga di Sermide).
L'interno negli anni 50/60 |
Successivamente, nel 1997, il Tempio venne profondamente trasformato e ridisegnato internamente da Piero Pinto e Giancarlo Alhadeff. Nuovi finestrino sono stati aperti sui due lati principali ed è stato rialzato nella parte del matroneo. Eliminati i lampadari degli anni Cinquanta, una più moderna illuminazione arricchita dai colori oro, rosso bianco e beige rendono l'ambiente più luminoso. Elemento che ha caratterizzato maggiormente quest'intervento è la realizzazione di ventitré finestre multicolori disegnate dall’artista newyorkese Roger Selden, le quali offrono un fantasioso collage di simboli ebraici.
Eventi: Selfie con Arte
Urbanfile esce dal web!
Domenica 11 ottobre organizziamo un evento – che fa parte del palinsesto di Expoincittà -promosso da FAI Giovani Milano.
#selfieconarte è una maratona fotografica attraverso tre musei civici milanesi (Musei del Castello, Palazzo Morando Costume Moda Immagine, Civico Museo Archeologico).
Lo scopo dell'iniziativa è quello di scoprire i piccoli e grandi tesori dei musei milanesi e non quello di correre. E’ un modo diverso di vedere e condividere quanto può offrire la nostra meravigliosa città, godendosi la visita di tre dei più significativi musei milanesi.
Partendo da Palazzina Appiani, all’interno dell’Arena Civica, i partecipanti grazie agli indizi forniti dovranno individuare le opere d’arte selezionate, realizzare un selfie che li ritragga insieme all’opera, fornire una chiave di lettura originale e condividere lo scatto su Instagram utilizzando gli hashtag #selfieconarte e #urbanfile
Alla fine del percorso una commissione stilerà una classifica in cui verranno considerati la soluzione dell'enigma, la particolarità della foto e del commento inserito
L’evento è riservato agli iscritti FAI e prevede una quota di iscrizione di €10.00. Coloro che non fossero già iscritti al FAI, in occasione di #selfieconarte potranno acquistare la tessera annuale alla quota agevolata di 29€ (anziché 39€), in cui è compresa la partecipazione a #selfieconarte.
La squadra vincitrice – grazie alla partnership con ClearChannel - riceverà in premio un abbonamento annuale al BikeMi per ogni partecipante.
ATTENZIONE: il giorno dell’evento è necessario portare con sé la tessera FAI ed uno smartphone.
Per iscriversi (entro il 4 ottobre) seguite questo link FAIPRENOTAZIONI
Per informazioni scriveteci a info@urbanfile.org
La nostra pagina Facebook dell'evento
Domenica 11 ottobre organizziamo un evento – che fa parte del palinsesto di Expoincittà -promosso da FAI Giovani Milano.
#selfieconarte è una maratona fotografica attraverso tre musei civici milanesi (Musei del Castello, Palazzo Morando Costume Moda Immagine, Civico Museo Archeologico).
Lo scopo dell'iniziativa è quello di scoprire i piccoli e grandi tesori dei musei milanesi e non quello di correre. E’ un modo diverso di vedere e condividere quanto può offrire la nostra meravigliosa città, godendosi la visita di tre dei più significativi musei milanesi.
Partendo da Palazzina Appiani, all’interno dell’Arena Civica, i partecipanti grazie agli indizi forniti dovranno individuare le opere d’arte selezionate, realizzare un selfie che li ritragga insieme all’opera, fornire una chiave di lettura originale e condividere lo scatto su Instagram utilizzando gli hashtag #selfieconarte e #urbanfile
Alla fine del percorso una commissione stilerà una classifica in cui verranno considerati la soluzione dell'enigma, la particolarità della foto e del commento inserito
L’evento è riservato agli iscritti FAI e prevede una quota di iscrizione di €10.00. Coloro che non fossero già iscritti al FAI, in occasione di #selfieconarte potranno acquistare la tessera annuale alla quota agevolata di 29€ (anziché 39€), in cui è compresa la partecipazione a #selfieconarte.
La squadra vincitrice – grazie alla partnership con ClearChannel - riceverà in premio un abbonamento annuale al BikeMi per ogni partecipante.
ATTENZIONE: il giorno dell’evento è necessario portare con sé la tessera FAI ed uno smartphone.
Per iscriversi (entro il 4 ottobre) seguite questo link FAIPRENOTAZIONI
Per informazioni scriveteci a info@urbanfile.org
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Zona Città Studi - Il parcheggio di Largo Rio de Janeiro, aggiornamento
Siamo passati nuovamente a vedere la situazione dei lavori al parcheggio in Largo Rio de Janeiro. Dopo anni di abbandono, i lavori pare si stiano concludendo abbastanza in fretta.
Lato Via Andrea del Sarto
Verso Via Plinio i lavori di superficie devono ancora essere approntati, si vede la copertura del parcheggio e la casetta tecnica ancora in fase di completamento. Mentre il lato di Via Andrea del Sarto è oramai quasi alla conclusione, infatti operai stanno sistemando aiuole e marciapiedi.
Lato Via Plinio
Zona Porta Genova - Il Mercato Metropolitano, quel sapore internazionale che piace
Wow, un pezzo di New York e Londra trasferiti a Porta Genova!
Ecco cosa si può pensare della bellissima idea di utilizzare i vecchi edifici dello scalo ferroviario della stazione di Porta Genova come mercato metropolitano del cibo. Un luogo molto simile al famoso Meatpacking District di Manhattan e meglio ancora simile al Gansevoort Market. Un luogo dove lo streetfood è di casa e soddisfa in poco spazio i gusti disparati della gente.
Ecco cosa si può pensare della bellissima idea di utilizzare i vecchi edifici dello scalo ferroviario della stazione di Porta Genova come mercato metropolitano del cibo. Un luogo molto simile al famoso Meatpacking District di Manhattan e meglio ancora simile al Gansevoort Market. Un luogo dove lo streetfood è di casa e soddisfa in poco spazio i gusti disparati della gente.
Il Mercato Metropolitano era nato come progetto temporaneo legato agli eventi Expo sparsi per la città, ma l'idea è piaciuta tanto ai milanesi e non che pare lo si voglia prolungare almeno fino a questo Natale. Molti, pare lo vogliano fisso almeno per altri due anni. Noi siamo assolutamente favorevoli, finalmente un luogo dal sapore internazionale. Unico problema è sempre trovare un posto a sedere, visto che, specialmente nei weekend, la folla di gente è veramente tanta.
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