“Il successo che ha coronato questa antica festa del Fuoco rappresentata per la prima volta a Milano, è un altro segno che la nuova Darsena è entrata nel cuore dei cittadini – ha dichiarato l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso, presente alla fiaccolata –. Con questa grande partecipazione di pubblico abbiamo dimostrato come il porto di Milano possa essere anche il palcoscenico ideale per accogliere le più antiche tradizioni italiane nel segno di una reciproca promozione turistica e culturale. In questo momento Milano e la sua Darsena rappresentano il luogo migliore per dare il giusto risalto alle attrattive del nostro Paese”.
La manifestazione, che rientra nel più ampio programma di appuntamenti di ExpoinCittà, si fregia del titolo di “Ambasciatrice d’Italia nel mondo dal Ministero del Turismo” ed è stato realizzata grazie al patrocinio e all’impegno della Regione Molise, dell’Union Camere, della Provincia di Isernia, del Comune di Agnone e del Comune di Milano.
A dare il via alla suggestiva sfilata di torce infuocate è stato il primo rintocco della “Campana di Expo”, un’opera d’arte di ben 850 kg in bronzo, realizzata dal laboratorio della Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone e donata alla città di Milano quale simbolo di gemellaggio tra i due Comuni.
Nei rilievi ornamentali della campana, oltre al logo di Expo, gli stemmi del Comune di Milano, del Comune di Agnone e della Regione Molise nonché immagini stilizzate della ‘Ndocciata, di un guerriero sannita e di due tra i più importanti dipinti conservati ed esposti a Milano: la “Canestra di frutta” di Caravaggio e “L’ultima cena” di Leonardo da Vinci.
Per conservare la memoria dell’evento, dell’Esposizione Universale - e a testimonianza delle tradizioni molisane agli occhi di quanti visiteranno in futuro Milano - la “Campana di Expo” troverà la sua collocazione definitiva all’interno del Cimitero Monumentale o presso il Sacrario dei Caduti Milanesi in Piazza Sant’Ambrogio.