Abbiamo già parlato diverse volte della scarsa considerazione di Milano verso i lampioni. Alcuni però, di quelli d'epoca, ci sono arrivati misteriosamente intatti - forse per pura casualità, aggiungiamo noi -, dal momento che, nel corso del Novecento, il Comune sembrava quasi si fosse impegnato ad eliminarli tutti. Ci sono rimasti, ad esempio, quelli al Cordusio, in Piazza della Scala e del Duomo, in Piazza Cinque Giornate, presso il Monumentale e in Piazza Sant'Angelo. Poi, nel tempo, le banali luminarie senza arte né parte hanno preso il sopravvento. Qualche acuta operazione di conservazione la ricordiamo negli anni Novanta, quando venne pedonalizzata Via Dante, dove lampioni in stile (il modello ricordava quelli superstiti al Cordusio) abbellirono il corso pedonalizzato. Recentemente poi alcune piazze, come in Repubblica, sono state abbellite da graziosi lampioncini in stile antico. Per il resto resiste ancora il "modello tubo". Come se non bastasse, troviamo ancora qui e là alcune brutture eclatanti, come gli allestimenti dei basamenti di alcuni lampioni - per giunta in luoghi importanti come Piazzetta Reale a lato del Duomo - che danno la forte impressione di non essere stati ultimati.
Come le nostre foto mostrano, il tubo in plastica usato come base dove infilare il lampione rimane in bella vista e ce ne chiediamo il motivo. Sono piccoli obbrobri che non si trovano facilmente in altre città europee. Auspichiamo una manutenzione straordinaria e, nel frattempo, restiamo in attesa.
Altri lampioni milanesi, tutti in luoghi importanti per giunta.
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