Sul tetto della Triennale da qualche settimana è comparsa un'impalcatura che copre parte delle terrazze del palazzo. Infatti il cantiere è partito per la realizzazione di un ristorante panoramico sul tetto del palazzo progettato da Giovanni Muzio, costruito negli anni Trenta. Si tratterà di un progetto temporaneo, che reglerà alal città un ristorante con vista sul parco e sullo skyline dei grattacieli di Porta Nuova.
Premiato dal presidente della Triennale,
Claudio De Albertis, il vincitore del concorso per la progettazione del locale è stato lo studio
Obr-Open building research.
Il ristorante avrà una cinquantina di
coperti, più un centinaio di posti nella parte scoperta in cui si
serviranno gli aperitivi, che userà una sua cucina. Fra i
tanti studi che hanno partecipato ha vinto il progetto che trasformerà
la terrazza in una sorta di serra, con una grande tenda di copertura -
che al buio diventerà schermo per giochi di luci e di immagini legate a
Expo - e una galleria di ingresso fatta da piante aromatiche. La tenda
sarà leggermente arretrata rispetto al prospetto e la struttura
metallica leggera che seguirà il ritmo delle campate della facciata.
Proprio la leggerezza della proposta è stata determinante per la
vittoria. Il costo dell’operazione - le prime stime riferivano di
900mila euro - sarà coperto con un bond sociale di Banca Prossima
(Gruppo Intesa San Paolo). Con questa nuova struttura la fondazione di
viale Alemagna si prepara, oltre all’appuntamento di Expo, a quello del
2016, quando ospiterà la 21esima Triennale internazional.
Fonte La Repubblica
martedì 30 settembre 2014
Zona Isola - Nuova vita per il cavalcavia Bussa
La giovanissima Eliana Saracino, classe 1980, si è aggiudicata il concorso indetto dal Comune per dare una nuova vita e soprattutto una nuova identità al cavalcavia Bussa, un’opera viaria datata 1961, e davvero bisognosa di una completa rivisitazione. Il concorso ha visto la partecipazione dei cittadini, dell’Ordine degli Architetti e ovviamente del Comune di Milano, che si è occupato di coordinare i lavori. Nella speranza che si passi presto alla fase realizzativa, vi mostriamo i primi rendering, che danno l’idea di come sarà questo importante tassello della rinascita del cavalcavia.
Il cavalcavia Bussa, realizzato nel 1961, collega due quartieri: la zona più centrale di corso Como e il quartiere Isola, che collega via Quadrio e via D’Azeglio con via Pepe, via Borsieri e via De Castillia. Si estende su un'area di 8.400 metri quadri è lungo 240 metri e largo 35 metri.
Il costo massimo dell’intervento da realizzare è fissato nell’importo di 5,5 milioni di euro. Il costo massimo di realizzazione delle opere da progettare è pari a 3,5 milioni di euro.
Il progetto 1° classificato:
Il progetto “Guardami” attribuisce un’identità e riconoscibilità forte al luogo, attualmente sospeso, senza confini e senza attrattiva, attraverso la realizzazione di un’‘architettura’ leggera, permeabile e comunicativa, evocativa della memoria industriale e coerente con la storia del contesto urbano.
Il progetto si preoccupa di portare nuove funzioni che si affacciano sia sul luogo che sul paesaggio urbano, a loro volta visibili, attraverso una struttura capace con la propria vitalità di generare e consolidare nuove relazioni. Esso propone, inoltre, una superficie disponibile per la definizione di usi diversi, da definirsi nel percorso partecipato, che coinvolge molteplici attori e portatori d’interessi.
Apprezzate le soluzioni per le due testate del cavalcavia, in particolare l’idea di creare una nuova piazza urbana in prossimità della scuola materna sulla testata sud. Nella testata nord è apprezzata l’idea di creare uno spazio pubblico, attualmente marginale, davanti alle abitazioni esistenti, che integra anche l’area attualmente a parcheggio.
Il cavalcavia Bussa, realizzato nel 1961, collega due quartieri: la zona più centrale di corso Como e il quartiere Isola, che collega via Quadrio e via D’Azeglio con via Pepe, via Borsieri e via De Castillia. Si estende su un'area di 8.400 metri quadri è lungo 240 metri e largo 35 metri.
Il costo massimo dell’intervento da realizzare è fissato nell’importo di 5,5 milioni di euro. Il costo massimo di realizzazione delle opere da progettare è pari a 3,5 milioni di euro.
Il progetto 1° classificato:
Il progetto “Guardami” attribuisce un’identità e riconoscibilità forte al luogo, attualmente sospeso, senza confini e senza attrattiva, attraverso la realizzazione di un’‘architettura’ leggera, permeabile e comunicativa, evocativa della memoria industriale e coerente con la storia del contesto urbano.
Il progetto si preoccupa di portare nuove funzioni che si affacciano sia sul luogo che sul paesaggio urbano, a loro volta visibili, attraverso una struttura capace con la propria vitalità di generare e consolidare nuove relazioni. Esso propone, inoltre, una superficie disponibile per la definizione di usi diversi, da definirsi nel percorso partecipato, che coinvolge molteplici attori e portatori d’interessi.
Apprezzate le soluzioni per le due testate del cavalcavia, in particolare l’idea di creare una nuova piazza urbana in prossimità della scuola materna sulla testata sud. Nella testata nord è apprezzata l’idea di creare uno spazio pubblico, attualmente marginale, davanti alle abitazioni esistenti, che integra anche l’area attualmente a parcheggio.
Nei rendering si vede anche il progetto per la "stazione" delle biciclette, che sarà posta a lato della stazione Garibaldi.
Zona Porta Magenta - Palazzo Litta, aggiornamento dei restauri e lavori di adeguamento
Palazzo Litta è un edificio barocco situato in corso Magenta. Ha una delle facciate più importanti e belle della città. Lo studio dell'architetto Michele De Lucchi ha trasformato gli edifici retrostanti in lussuosi appartamenti ora in vendita. Siamo a due passi dal Castello Sforzesco, il Duomo e tutto il centro storico all'interno di un palazzo Settecentesco. Al suo interno sono stati scoperti durante gli scavi per adeguare il palazzo alle esigenze moderne, anche molti reperti archeologici.
Infatti la lunga storia del nucleo abitativo del Palazzo Litta sarà presto raccontata in una speciale area museale dedicata agli svariati reperti archeologici rinvenuti durante i lavori di riqualificazione del nucleo abitativo stesso. Si tratta di anfore, mosaici e altri oggetti d’uso quotidiano di varie epoche, che saranno presentati insieme a una descrizione dettagliata della storia dell’area, dei ritrovamenti e del loro restauro. Il piccolo Museo verrà aperto a data ancora da definire. Appena avremo maggiori informazioni non mancheremo di informarvi.
Ecco le foto di VinceItaly che mostrano il lato strada da Foro Bonaparte.
Zona Darsena - Prendono vita anche le botteghe
Dopo i negozi, che sono stati spostati nel nuovo edificio del mercato qualche settimana fa, ora hanno iniziato a traslocare anche le piccole botteghe di frutta e verdura che rimarranno all'aperto. Alle vetrine sono state messe anche le "griglie" di legno a protezione delle piccole botteghe.
lunedì 29 settembre 2014
Zona Ripamonti - Fondazione Prada, aggiornamenti a fine settembre
Ecco altre immagini dal cantiere di Fondazione Prada realizzate da Vincenzo C. nello scorso week end. Il progetto e dallo studio di architettura OMA di Rem Koolhaas per la fondazione Prada, in zona Ripamonti a ridosso dello scalo ferroviario di Porta Romana. Una volta ultimato regalerà alla città un nuovo spazio culturale a Milano.
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