L'edificio in questione dell'ex-UPIM è sempre stato uno dei più brutti del centro cittadino. Un parcheggio con negozio al piano stradale rivestito in qualche modo e senza un vero appeal. Costruito più in fretta e furia che con un vero e proprio design negli anni '70, qualche anno fa aveva subito una sorta di maquillage per renderlo più attraente, anche se con scarso risultato. Si trattava di un rivestimento in fibra che nascondeva alla bell'e meglio e il più possibile la struttura povera sottostante. Ora arriverà il grande magazzino OVS, col nuovo look, più arioso e più impattante. Un vidiwall posto all'angolo animerà la facciata che nel frattempo è stata rivestita con lastre d'alluminio e al piano stradale grandi vetrate permetteranno di ammirare quello che viene venduto all'interno.
Per fortuna il marchio OVS è sempre italiano, visto il lento affondamento dei nomi italiani nel settore del commercio, ma sapere che il marchio UPIM sarà destinato a scomparire, come è successo per la Standa, fa sempre un po' male, perché è pur sempre una storia italiana e milanese, anche.
UPIM era una piccola storia milanese: infatti sul finire del 1927 venne aperto in via sperimentale in piazzale Loreto un prototipo di magazzino a prezzo unico, dove venivano venduti vari articoli disposti su una scala di prezzi che andava da 1 a 5 lire. Il risultato fu molto soddisfacente con incassi di circa 6.000 lire giornaliere.
Dopo il breve esperimento milanese, si costituì il 9 maggio 1928 la società anonima UPI ("Unico Prezzo Italiano") che in seguito, per distinguersi da un'omonima agenzia di pubblicità preesistente, divenne UPIM (la "M" stava per Milano).
UPIM era una piccola storia milanese: infatti sul finire del 1927 venne aperto in via sperimentale in piazzale Loreto un prototipo di magazzino a prezzo unico, dove venivano venduti vari articoli disposti su una scala di prezzi che andava da 1 a 5 lire. Il risultato fu molto soddisfacente con incassi di circa 6.000 lire giornaliere.
Dopo il breve esperimento milanese, si costituì il 9 maggio 1928 la società anonima UPI ("Unico Prezzo Italiano") che in seguito, per distinguersi da un'omonima agenzia di pubblicità preesistente, divenne UPIM (la "M" stava per Milano).