Ai bordi della città, o meglio, in una zona ancora abbastanza selvaggia a causa della presenza ingombrante della caserma di Piazzale Giuseppe Perrucchetti con la sua enorme piazza d'armi oramai pronta anch'essa ad essere trasformata si trova il complesso di alloggi economicamente accessibili o Housing Sociale come si usa dire oggi.
Nel 2014 sono state consegnate le case di Housing Sociale costruite tra le vie Cenni, Gabetti e Domokos, a due passi dalla via Novara.
La caratteristica di queste case sta nel fatto che sono state realizzate in usando il legno per le strutture portanti, una vera rarità in Italia, più comune all'estero. Le strutture sono state arricchite anche da spazi comuni per adulti e bambini, dagli orti pensili al campo di basket con gradinate e dai giardini officinali.
Gli edifici del distretto Cenni sono progettati in classe energetica A (la classe energetica più grande). Le ottime prestazioni, che consentono di stimare una riduzione del consumo del 70-80%, sono il risultato delle caratteristiche costruttive degli edifici, dei dispositivi ecologici adottate e degli impianti e macchinari utilizzati (pompe di calore alimentato da acque sotterranee) che ha permesso di combinare grande economia, un elevato comfort e, soprattutto, una identità sociale elevata delle persone che vi abitano.
Il contesto è alquanto strano, da un lato la via Novara, verso ovest l'enorme capannone del deposito diell'ATM e verso sud il grande spazio della piazza d'Armi in parte occupata dagli orti sociali e dall'ex campo rom che nel gennaio scorso è stato sgomberato.
Dobbiamo dire che la via Gabetti comunque è bella e ben fatta e le case sono proprio belle. Il progetto è dell'architetto Fabrizio Rossi Prodi di Firenze.