Purtroppo, e non solo noi, quando Milano venne scelta per ospitare Expo si sperò di avere la possibilità di ristrutturare e sistemare tutta la città. Si sperò persino nella riapertura della cerchia dei Navigli, un arredo urbano più bello, piste ciclabili ovunque, due linee di metropolitana in più, adirittura un tunnel che attraversasse la città da est a ovest, insomma, tante idee. Alcune cose per fortuna si son fatte, ma secondo noi si sarebbe potuto realizzare di più.
Senza immaginare progetti faraonici, ecco a cosa avremmo dato la priorità:
Per prima cosa la pulizia dei muri della città, eliminando il più possibile tag e scarabocchi da ogni palazzo, pubblico e privato, cosa ancora non fatta.
Seconda questione importante sarebbe stata una maggiore attenzione all'arredo urbano. Più omogeneo e possibilmente rinnovato, via archetti gialli, via archetti metallici, panettoni e altri dissuasori variegati che sono disseminati in città e che ogni giunta ha detto di riorganizzare ma che puntualmente pare dimenticare.
Di seguito una mappa con segnate le zone secondo noi più importanti che avremmo rivoluzionato e riordinato, zone anche più frequentate da chi visita la città.
Partendo dalla Stazione Centrale che è la porta d'ingresso principale, a tutto il comprensorio Isola, Porta Nuova, Garibaldi, Porta Volta e Monumentale, avremmo prestato attenzione adun riordino generale (pali, cartelli, archetti, ecc...), l'arredo uarredo urbano insomma.
Di seguito via Vitruvio, da noi già menzionata tempo fa.
Corso Venezia, San Babila e Corso Buenos Aires fino a Loreto: arredo urbano, che manca.
Piazza Castello, e Largo Cairoli: arredo urbano e riordino, anche come stanno facendo, ma esteso a tutta la piazza, non solo dove passa la pista ciclabile. Sampietrini al posto del catrame, anche davanti alla torre del Filerete e attorno al monumento a Garibaldi che invece rimarranno in catrame.
Brera: riordino, riparazioni e lampioni in stile.
Piazza Missori: almeno qui il Comune sta intervenendo.
Il Carrobbio: rifatto completamente portando la torre romana al centro dell'attenzione e dando una forma a questa piazza importante (il nostro sogno è demolire e liberare la torre romana dal piccolo caseggiato ora occupato da un ristorante), sarebbe stato un mega intervento, ma secondo noi necessario.
Corso di Porta Ticinese
Navigli e Ticinese: Ordine e pulizia, che ora mancano. Anche qui lampioni in stile e arredo urbano. Sui Navigli eliminare i lampioni aerei, eliminare il più possibile cavi appesi e mettere lampioni. Il sogno sarebbe stato riportare le sponde dei navigli, nel tratto cittadino, in mattoni, eliminando tutto quel mix di sponde in pietra, mattoni, ciottoli di fiume, intonaco e cemento armato che danno il senso di poca armonia e di grande confusione.
Quadrilatero della Moda: arredo urbano inesistente. Avremmo fatto marciapiedi in pietra e lampioni (il massimo sarebbe stato pedonalizzare tutto il quadrilatero della Moda.
Corso Sempione, dove avremmo sistemato le aiuole esistenti eliminando le auto parcheggiate nell'area centrale e magari disegnare una pista ciclabile.
La zona di San Pietro in Sala (Wagner) e Piazza Piemonte, avremmo sistemato marciapiedi e sopratutto un riordino dei parcheggi che come al solito sono in perfetto stile milanese, anarchia pura.
Da Piazzale Baracca lungo tutto corso Magenta, Sant'Ambrogio e vie limitrofe, un arredo urbano adeguato, mancante. Via lampioni moderni e appesi in aria, ma bei lampioni in stile.
Anche Piazzale Medaglie d'Oro a Porta Romana andrebbe sistemato, ora molto disordinato.
Insomma, avremmo concentrato il riordino soprattutto dove la maggior parte dei turisti passano.
Cosa che invece pare il Comune non abbia pensato molto (mancanza di fondi? Qualcosa in più secondo noi la si poteva fare), visto che molte di queste zone pare siano solo sottoposte a dei semplici rattopi e a brutte situazioni che ci trasciniamo oramai da secoli.
Insomma, avremmo concentrato il riordino soprattutto dove la maggior parte dei turisti passano.
Cosa che invece pare il Comune non abbia pensato molto (mancanza di fondi? Qualcosa in più secondo noi la si poteva fare), visto che molte di queste zone pare siano solo sottoposte a dei semplici rattopi e a brutte situazioni che ci trasciniamo oramai da secoli.