Riteniamo che un'istituzione importante come Il Teatro alla Scala di Milano, simbolo dell'eccellenza milanese nel Mondo, non dovrebbe lasciare all'abbandono un suo spazio, tanto più in una zona come questa (a Greco), anche perché degrado porta degrado.
Sarebbe opportuno, almeno, mantenere le pareti dell'edificio pulite da scarabocchi e graffiti pasticciati da dilettanti.
L'edificio era un cinema costruito nel 1955, epoca del boom delle sale cinematografiche. Aveva ed ha 800 posti a sedere ed è dotato di platea e galleria. Nel 1974 all'interno dell'Abanella viene girata una scena del noto film Romanzo popolare (Monicelli) con Ugo Tognazzi e Ornella Muti. Vi venivano proiettati film dal richiamo nazionale e importanti, come Pane, amore e fantasia, L’oro di Napoli e Gioventù bruciata.
A partire dall’autunno 1974 l’Abanella aderisce al circuito d’essai.
Il cinema Abanella chiude nel 1981 per precisa volontà del gestore, che non vuole piegarsi alle leggi di mercato "offendendo la sua sala e trasformandola in un cinema a luce rossa" (sue precise parole).
In seguito il locale viene individuato dalla Fondazione Teatro alla Scala che lo ristruttura e, a partire dal 1985, diviene una sede riservata per le prove del Teatro alla Scala ove si sono tenute in passato anche registrazioni concertistiche, data l’ottima acustica. Ancora oggi ci si riferisce alla sala come “Abanella”.
In seguito il locale viene individuato dalla Fondazione Teatro alla Scala che lo ristruttura e, a partire dal 1985, diviene una sede riservata per le prove del Teatro alla Scala ove si sono tenute in passato anche registrazioni concertistiche, data l’ottima acustica. Ancora oggi ci si riferisce alla sala come “Abanella”.
Fonte www.giusepperausa.it