Il progetto del Cavalcavia Bussa secondo TSpoon |
Il cavalcavia e la stazione Garibaldi |
Veduta d'insieme |
Il cavalcavia Bussa, (Cavalcavia Eugenio Bussa) che collega
il quartiere Isola alla zona di Porta Garibaldi-PortaNuova, sarà trasformato in
uno spazio multifunzionale aperto alle attività del quartiere e agli eventi,
con zone verdi, attrezzature di gioco e sport, aree pedonali e ciclabili. È uno
dei frutti del percorso di progettazione partecipata intrapreso da
Amministrazione della Zona9 con i cittadini e il Comune di Milano.
Il cavalcavia era il frutto di un devastante progetto di un piano regolatore che nei primi anni 50 prevedeva un attraversamento veloce da viale Zara passando attraverso e devastando i quartieri: Isola, Garibaldi, Sarpi e Borgo degli Ortolani, passando in trincea vicino all'Arco della Pace per concludersi in via Pagano. Una sorta di autostrada cittadina a due corsie per marcia. Per fortuna il piano si è fermato solo in pochi punti della città, tra i quali appunto la realizzazione del cavalcavia sulla stazione Garibaldi.
Il cavalcavia era il frutto di un devastante progetto di un piano regolatore che nei primi anni 50 prevedeva un attraversamento veloce da viale Zara passando attraverso e devastando i quartieri: Isola, Garibaldi, Sarpi e Borgo degli Ortolani, passando in trincea vicino all'Arco della Pace per concludersi in via Pagano. Una sorta di autostrada cittadina a due corsie per marcia. Per fortuna il piano si è fermato solo in pochi punti della città, tra i quali appunto la realizzazione del cavalcavia sulla stazione Garibaldi.
Il progetto vincitore del concorso internazionale bandito
dal Comune di Milano è stato vinto dallo studio TSpoon di Eliana Saracino. Ieri
alla presentazione avvenuta in una tensostruttura
che ospiterà le tavole dei progetti in concorso
fino al 20 di Gennaio, eravamo presenti e abbiamo ascoltato le
spiegazioni in merito.
Forse non era il migliore tra i progetti presentati, di
sicuro una volta realizzato (i lavori dovrebbero partire l'anno prossimo) sarà
uno spazio ludico per i cittadini di tutta Milano.
Anzitutto verrà eliminato l'attraversamento automobilistico e il parcheggio, così
da trasformarlo in uno spazio per le persone. Sul lato nord, nello
slargo formato dalle vie Borsieri, Via de Castillia e via Pepe sarà
completamente rivoluzionato: alberi,
parcheggi ordinati, pista ciclabile e una piazza pedonale per introdurre e
accompagnare il cittadino alla salita verdeggiante verso il cavalcavia.
Il nuovo giardino di via Borsieri |
Dettaglio del lato nord verso via Borsieri |
Il cavalcavia sarà un luogo di aggregazione con aiuole e
campi da pallavolo, pallacanestro, luoghi per sostare, per giocare, per creare
e altro ancora, arricchiranno questo spazio oggi inutilizzato. Verso il lato
meridionale del cavalcavia sarà creata una scalinata per spettacoli, mentre sul
lato ovest, lunga un centinaio di metri, ci sarà una struttura metallica simile
ad un impalcatura (questa a dire il vero ci lascia perplessi, una cosa simile è
stata realizzata poco tempo fa a Auckland in nuova Zelanda da Isthmus) e ancora
non capiamo a che possa servire; forse
qualche bar o chiosco al suo interno e una struttura da poter percorrere e
risalire.
Sul lato della Stazione Garibaldi verrà costruito un parcheggio per biciclette che permetterà anche l'accesso pedonale dalla stazione al cavalcavia attraverso una rampa.
Il parcheggio per le biciclette a lato della stazione |
Il progetto si conclude sul lato meridionale con un altro grande stravolgimento. Eliminata la rampa
automobilistica, oramai inutile, al suo posto è stata pensata una piazzetta
anfiteatro rivolta verso la vecchia scuola all'angolo con via Quadrio che
finalmente ritorna ad avere una possibile vista,
prima ristretta dalla rampa del cavalcavia. La rampa nuova sarà più piccola e
ciclo pedonale.
Si sta studiando, inoltre, per gestire tutti questi nuovi spazi,
a bandi pensati per coinvolgere i quartieri limitrofi così da agevolare il
rapporto e la fruibilità degli stessi con la zona circostante e i suoi
abitanti.
Unica domanda espressa alla presentazione è stata quella di
una signora abitante in via Pepe che era preoccupata dalla grande insegna
presente sull'impalcatura, che grida
"Guardami", e che la notte, dai
render, pare sia molto luminosa, timorosa di non
potere dormire. Noi onestamente siamo anche preoccupati dal gioco
stupido di parole che potrebbe scaturirsi con quella parola imperante...