All'epoca di San Carlo Borromeo, viene posta una Croce su un piedistallo (come in molte zone di Milano) dal quel momento diviene un luogo processionale, per le periodiche cerimonie devozionali sotto il governo della Compagnia della S.Croce fondata nel 1644. Nel '700 La Contessa Lavinia Marliani fa costruire una chiesetta con sagrestia e casino per il cappellano, da lei stipendiato Quando muore lascia la proprietà e il patronato della chiesetta (intitolata ai Santi Carlo e Vitale ) al marito con l'obbligo di devolverli all'Ospedale maggiore, di cui era benefattrice Come molte delle proprietà dell'ospedale, la chiesetta, o oratorio, va in abbandono fino a quando nel 1911 la Soprintendenza non scopre che ci sono gli affreschi di Pietro Maggi, realizzati su ordine della contessa e pone il vincolo (ecco perchè sopravvive, per nostra fortuna).
L'oratorio dei SS. Carlo e Vitale alle Cascine Abbadesse