lunedì 9 dicembre 2013

Zona San Cristoforo - Piazza Negrelli è ora del Comune

Si chiude un contenzioso aperto da anni: il Comune acquisisce l’area di piazzale Negrelli, dove da tempo si trova il capolinea del tram 2. Una piazza di 2.500 metri quadri lungo il Naviglio Grande, più che una piazza uno slargo fangoso usato come parcheggio di auto.

Finalmente dopo 30 anni di abbandono, ora si potrà procedere alla riqualificazione della piazza: il Comune realizzerà un progetto condiviso con la Zona e i cittadini, per restituire a Milano un luogo bello e vivibile.


Da Il Giornale:
Le sciure Brambilla l'hanno spuntata. Il Comune si «comprerà» per un milione e mezzo di euro piazzale Negrelli, proprietà delle sorelle Laura e Anna Maria, che anni fa minacciarono persino di sfrattare il capolinea del tram 2 dal loro «cortile».
Perché tale va considerata, incredibile a dirsi, la piazza. Proprietà privata. Anche se si parla di uno slargo di 2.500 metri quadri lungo il Naviglio Grande, perdipiù uno snodo cruciale per il passaggio dei mezzi pubblici. Il consiglio comunale ha approvato due giorni fa all'unanimità un emendamento al Bilancio 2013, primo firmatario il Pd Francesco De Lisi, che autorizza la giunta a spendere fino a 1,5 milioni per trovare un accordo transattivo e chiudere un braccio di ferro che dura da anni. Palazzo Marino, che sta trattando con l'avvocato della famiglia, conta alla fine di chiudere la trattativa ad un prezzo un po' inferiore.
La battaglia in tribunale era iniziata nel 2008. Piazzale Negrelli è una terra di proprietà ottocentesca, tramandata di generazione in generazione fino alle sorelle Brambilla, due signore sulla settantina. Da sessant'anni l'area, diventava nel tempo un piazzale, veniva concessa in locazione al Comune per il capolinea del tram 2. Prezzo: 6.408,76 euro all'anno in due rate. Quando nel 2008, alla scadenza del contratto, Atm (controllata al 100% dal Comune) smise di pagare l'affitto le Brambilla intimarono lo «sfratto» ai mezzi pubblici. Binari, paline e fermate comprese. L'ex sindaco Letizia Moratti cercò un accordo. Il consiglio comunale deliberò l'esproprio di piazzale Negrelli con un indennizzo da 600mila euro. Non abbastanza equo secondo le ereditiere dell'area, e infatti portarono il Comune davanti al Tar. E nel 2011 la svolta: vittoria delle Brambilla, la piazza tornava proprietà di famiglia, i giudici dichiararono incostituzionale la norma utilizzata dal Comune. Nel frattempo il piazzale è diventato una zona degradata e le proteste del quartiere si sono infittite. Palazzo Marino ha predisposto piani di riqualificazione, ma sarebbe come intervenire in un «giardino» altrui. Anche se la manutenzione ordinaria, precisa il legale della famiglia, è a carico dell'affittuario, sebbene in questo caso senza titolo dal 2008.
L'emendamento al Bilancio 2013 porta a chiudere una vicenda quasi paradossale. Tanto più che piazzale Negrelli, sul Naviglio, si trova lungo quel percorso delle Vie d'acqua per Expo. «I lavori di restyling dovranno partire al più presto» fa presente il consigliere De Lisi, che ha portato a casa il voto unanime. Una volta acquisita in via definitiva l'area, il Comune-proprietario presenterà al quartiere i progetti per risistemare l'area. Con l'ok dell'aula il Comune può procedere a una vera e propria trattativa privata per la compravendita. E sembra che un'offerta triplicata in tre anni soddisfi le «terribili» sorelle Brambilla.

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