L'intervento è originale perché vuole riassumere in sé alcuni caratteri tipici dell'edilizia milanese, dalle finestre a battenti con persiane a doghe in stile ottocentesco, alle vetrate a doppia altezza degli spazi commerciali tipiche della metà del secolo scorso. Nelle intenzioni degli autori del restauro il novo basamento rivestito in acciaio cita Portaluppi, mentre nel prospetto interno, non ancora completato, si potranno cogliere riferimenti all'opera di Muzio e Magistretti.
Purtroppo l'edificio realizzato appare diverso da quello immaginato inizialmente; infatti ha perso un piano insieme ad uno degli elementi caratterizzanti: la loggia in corrispondenza di un sottotetto con terrazza preesistente.
Il rendering con la versione del progetto con un piano in più:
Nelle foto di vinceItaly il prospetto principale, come appare oggi: