Premessa.
La linea 12 tramviaria - dopo oltre 45 anni - deve subire una serie di interventi per essere rimessa in sicurezza: rimozione della massicciata, sostituzione delle traversine e dei binari.
In seguito a mesi e mesi di discussioni intorno a 4 progetti, finalmente la decisione della ATM pare sia stata presa. Gli interventi di riqualificazione – che costeranno 6 milioni di euro - cercheranno di non sconvolgere completamente le abitudini degli oltre 60.000 passeggeri della linea 12 e di preservare il massimo numero di alberi che la contornano.
Allo scopo, l'agronomo Alessandro Pestalozza e l'urbanista Giuseppe Boatti affiancheranno la professoressa di Agraria, Laura Gatti, e collaboreranno in cantiere con i tecnici di Palazzo Marino e Atm. Il presidente della commissione Trasporti, Carlo Monguzzi (PD) e l'assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maranè, sono ottimisti circa la buona sinergia tra i lavori di riammodernamento e la conservazione del patrimonio naturale di via Mac Mahon. Purtroppo le radici degli olmi siberiani, piantati nel ’52, hanno scavato sotto le traversine del tram e sono riemerse in superficie causando gravi problemi alla viabilità. Per questo motivo, l’idea iniziale era di tagliare gli alberi e alla fine dei lavori ripiantare al loro posto dei tigli. Oggi, invece, si è deciso di salvare i 180 olmi.
Così, un pool di esperti testerà ogni singola pianta (costo: 600 euro per ciascuna) e stabilirà quanti alberi deboli o malati andranno sacrificati. Speriamo solo che, dopo i lavori sul parterre tranviario, via Mac Mahon non si ritrovi con un filare tutto a zig-zag: con i vecchi olmi che rimarranno vicinissimi ai binari, e i nuovi alberi che per legge saranno piantati lontani dal tram, e cioè a ridosso della strada.